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250px-Rakata kotor
Rakata
Caratteristiche fisiche
Altezza media

2,0 metri

Caratteristiche socio-culturali
Pianeta madre

Lehon

Linguaggio

Linguaggio Rakata

Membri
  • L'Uno
  • Orsaa
"Tempo fa i Rakata governavano tutta la galassia; tutte le specie si inchinavano davanti a noi."
―Guardiano Orsaa[src]

I Rakata (conosciuti anche come Costruttori) erano una specie umanoide con distintivi tratti anfibi. Erano una razza scientificamente avanzata che si sviluppò presto nella storia della galassia. L'uso a lungo termine del lato oscuro della Forza corrose la loro società e li convertì in una razza di guerrieri spietati. I Rakata utilizzavano le loro forti tecnologie potenziate dalla Forza per conquistare e schiavizzare ogni altra specie che trovavano attraverso la galassia conosciuta. Durante il regno dell'Impero Infinito, erano caratterizzati dalla loro crudeltà, ferocie, ed arroganza. Erano conosciuti per aver spogliato interi pianeti delle loro risorse, per la terraformazione di mondi per adattarli ai loro propri bisogni di spostamento, per l'uccisione di intere forze di lavoro di schiavi, per il mangiare e la contaminazione dei corpi dei nemici uccisi.

Biologia ed Aspetto[]

"In ogni nostro viaggio non abbiamo mai incontrato una specie votata esclusivamente alla conquista ed alla distruzione. I Rakata cannibalizzarono sé stessi!"
―Maestro A'nang

  

Nel loro aspetto, i Rakata apparivano come degli anfibi umanoidi calmi, dal cranio allungato dal quale fuoriuscivano protuberanze orizzontali, alle cui estremità si ergevano dei bulbi oculari. Bipedi, detenevano due arti superiori dotati di tre dita artigliate, utili, molto probabilmente, per scavare durante il loro sviluppo primitivo. La loro altezza era quasi identica fra ogni membro della specie e chi non vi apparteneva trovava una certa difficoltà a distinguere le femmine dai maschi. Le loro fauci erano dotato di numerosi denti acuminati, il che rifletteva la loro natura carnivora e vorace, tanto che erano conosciuti come una specie che si nutrisse esclusivamente di esseri senzienti, che appartenessero alla loro medesima specie o ad altre. 

Il colore della loro cute passava dal grigio pallido ad un colorito più vicino al marrone. Alcuni credevano che il colore della loro pelle fosse simbolo del loro lignaggio, in particolare per coloro che erano sopravvissuti ad un'epidemia che aveva di molto ridotto la loro popolazione. Infatti, pare che i Rakata si dividessero in alcune sottospecie, o Razze, le quali si determinavano a seconda della tonalità della cute. Al di là dei Grigi, i dominanti, vi erano razze sulla via dell'estinzione, come i Droot, bluastri, gli Ikalik, rossastri, e i Bukesek, neri. 

150px-Rakata profile

Rakata

I Rakata, già dalle origini, furono una specie Sensibile alla Forza, ma si pensa che divennero ciechi e quasi del tutto inabili ad usarla a causa di una piaga che afflisse la loro specie. 

Storia[]

L'Alba dei Rakata[]

"I Rakata sono una pestilenza all'interno della Galassia che Noi, gli Kwa, nel nostro disonore, abbiamo scatenato!"
―Maestro A'nang
200px-Rakata First Contact

Primo contatto tra Kwa e Rakata

La Specie dei Rakata nacque sul pianeta Lehon, un mondo terrestre temperato situato nelle Regioni Ignote. Molti anni prima del 36453 BBY, gli Kwa, una specie Sensibile alla Forza di aspetto rettiliano proveniente dal pianeta Dathomir, giunse su Lehon attraverso la loro Porte dell'Infinito, tecnologia che permetteva agli Kwa di attraversare istantaneamente la Galassia. Come avevano fatto con molti altri mondi prima di Lehon, gli Kwa divennero i benefattori dei Rakata, istruendoli nell'uso della Forza e donando loro immense ed avanzatissime tecnologie. Durante tale periodo, i Celestiali, gli avallanti degli Kwa, ne fecero una delle loro specie schiavizzate. Comunque sia, gli Kwa erano orripilati dalla natura cannibale dei Rakata, i quali ignoravano volutamente il credo del bilanciamento degli Kwa, essendo attirati decisamente dal Lato Oscuro della Forza. Motivati dalla loro aggressività e dal desiderio di conquista, grazie alla tecnologia Kwa, i Rakata cominciarono a conquistare numerosi mondi nelle Regioni Ignote. Il quartier generale del loro nascente Impero Infinito si stabilì nella madrepatria Lehon. Basarono l'iperguida sulla loro conoscenza della Forza e con il potere detratto da essa cominciarono ad ordire la distruzione dei Celestiali. 

L'Impero Infinito, così come fu chiamato dagli stessi Rakata, selezionarono mondi bersaglio che grazie alla Forza conquistarono, schiavizzandone le specie indigene. Svilupparono tecnologie per incutere timore e sgomento in tutti coloro incontrassero, soprattutto nei Sensibili alla Forza, tanto che utilizzavano questi ultimi come batterie o carburante per le loro tecnologie le quali, appunto, si basavano sul potere della Forza. Desiderando la Porta dell'Infinito detenuta dagli Kwa, cercarono di sottrarla ai loro benefattori con la minaccia e l'inganno, ma quando questi rifiutarono esplose una terribile battaglia su Lehon, dove moltissimi Kwa perirono volontariamente per distruggere la loro tecnologia prima che finisse nelle mani dei guerrieri Rakata. 

Nonostante ciò, i Rakata non si fermarono. Essi infatti costruirono un'enorme stazione spaziale fluttuante, nota ai posteri con il nome di Star Forge, la quale fu posizionata intorno ad Abo, la stella primaria del sistema Lehon. Tale tecnologia, la quale funzionava grazie al Lato Oscuro della Forza, produceva di fatto tecnologie e flotte per l'impero. Grazie ad essa, intorno al 35000 BBY, i Rakata riuscirono ad attraversare i confini delle Regioni Ignote della Galassia. Alcune ipotesi dicono che la turbolenza iperspaziale intorno a tale quadrante fu creata appositamente per tenere fuori i Celestiali dalla zona detenuta dai Rakata, al fine che l'Impero Infinito non fosse attaccato almeno nei primi periodi della sua formazione. Comunque sia, la graduale decadenza dei Celestiali e della loro influenza permise ai Rakata di esplorare conquistare sempre più siti della Galassia. Kashyyyk fu uno dei mondi tra i primi conquistati dall'Impero Infinito e su di esso i Rakata vi posero un Computer Terraformante per manipolarne gli Alberi Wroshyr. Tale tecnologia, però, perse il contatto con i suoi creatori nell'anno 33598 BBY e dopo due secoli malfunzionò, causando un'iperaccelerazione nella crescita degli alberi. 

Dal 30000 BBY, l'Impero Infinito dei Rakata giunse al proprio Zenit, inglobando dentro di sé oltre 500 mondi mondi ricchi di Forza all'interno della Galassia. Quando essi incontrarono Dathomir, la madrepatria degli Kwa, soggiogarono brutalmente questo mondo, vendicandosi nei confronti dei loro benefattori per aver distrutto la Porta dell'Infinito. Come risultato, gli Kwa regredirono in uno stato di lucertole dalla mente semplice. Sul pianeta conobbero il credo delle Sorelle della Notte, streghe le quali erano convinte di come i Rakata erano stati chiamati dagli Spiriti per punire gli Kwa della loro presunzione nei confronti della natura, palesatasi con la costruzione della Porta dell'Infinito. 

Sempre su Dathomir, i Rakata scoprirono la specie dei terribili Rancor e ne furono talmente affascinati da trasportarne un grande numero su Lehon per studiarli, cosa che fecero anche con i Gree. L'Impero Infinito, allora introdusse un Rancor su Gamorr, divenendo una creatura mitologica per i nativi. Successivamente, i Rakata trasformarono Belsavis in una sorta di pianeta prigione, dove vi misero in stasi tecnologie, terribili mostri, signori della guerra ed altre entità potenti. Il primo "ospite" di Belsavis e motivo per cui fu trasformata in prigione, fu il Distruttore di Mondi, un'entità che si nutriva delle essenze di pianeti e stelle, distruggendoli. Infatti, come sta scritto nei resti della Tomba, nome con cui la Repubblica Galattica conobbe Belavis, il comportamento di tale entità portò i Rakata a sottometterla.

Nel 30000 BBY circa, i Rakata viaggiarono attraverso l'iperspazio al fine di espandere i confini del loro Impero Infinito fino agli estremi della Galassia intera. Grazie alla conoscenza del Lato Oscuro ed all'Iperguida azionata dalla Forza, i Costruttori dell'Impero Infinito spadroneggiarono nella Galassia per migliaia di anni. Molti tra i più prominenti mondi furono assorbiti dai Rakata, come ad esempio Corellia, Honoghr, Generis, Hijarna, Xo e Dantooine. Però, la loro Iperguida gli permetteva esclusivamente di visitare mondi dove la Forza era potente e palese, cosa che portò l'Impero Infinito a controllare pochi mondi divisi, tra l'altro, da vastissime regioni di spazio sconosciute.

L'Impero Infinito[]

Blue Glass Arrow.svg Vedi anche: Impero Infinito
"Io sono Rakata, è il nome della mia specie. Eoni addietro, il nostro Impero Infinito dominò questo mondo e molti altri!"
―L'Uno
180px-ConstructionOfTheStarForge

Gli schiavi costruiscono la Star Forge

Essendo una specie belligerante e crudele, il pericolo portato dai Rakata era che essi erano sia molto al lato oscuro, che avanzati tecnologicamente. Essi erano sicuri di poter schiavizzare ed assoggettare ogni civiltà che capitava sulla loro strada. Nel suo momento d'oro, l'Impero Infinito conteneva ben 500 mondi, tanto che la sua popolazione contava ben dieci bilioni di guerrieri ed un trilione di schiavi. Trasportando le specie schiave per la Galassia, capirono però di aver inavvertitamente disseminato vita senziente praticamente ovunque. Per di più, essi usarono le specie umane schiave di Coruscant e Corellia per creare armi su scala colossale.

In un momento imprecisato, i Rakata caddero furono minacciati da una specie aliena di predoni conosciuti come Esh-kha. Questi attaccarono mondo dopo mondo, sterminando le popolazioni indigene prima di continuare la propria campagna. I Rakata odiavano gli Esh-kha, tanto che si riferivano a loro come ad una piaga in grado di mettere i bastoni tra le ruote ai loro piani. Il conflitto che sopraggiunse, dunque, interessò tutti i territori conosciuti della Galassia e portò alla definitiva estinzione degli Esh-kha. I pochi sopravvissuti della specie, circa 100 000, furono infine trasportati su Belsavis, per essere imprigionati e messi sotto stasi. La grande vittoria avuta contro i predoni venne così commemorata da un monumento costruito e posto sul pianeta Hoth, ovvero un ologramma che raccontava la disfatta degli Esh-kha da parte dei Rakata.

Durante la loro espansione, i Rakata giunsero su Korriban dove conobbero la specie Sith. Da principio, gli invasori furono cauti e si allearono semplicemente con il Signore della Guerra indigeno, Adas, mostrandolo lui come costruire l'Holocron piramidale Sith. Successivamente, però, Adas capì le vere intenzioni dei suoi inattesi visitatori, così decise di creare una rivolta contro di loro, cercando di conquistare altre conoscenze tecnologiche dai suoi invasori. I Sith vinsero, ma la devastazione che i Rakata avevano creato su Korriban portò gli indigeni a spostarsi su Ziost. Il contatto con l'Impero Infinito, in più, aveva cambiato radicalmente i Sith, i quali abbracciarono il Lato Oscuro della Forza, generando una loro precisa sottocultura dove credettero di avere delle interazioni con i Rakata e tutte le altre specie Sensibili alla Forza. Non molto tempo dopo, un dissidente dei Rakata di nome Soa creò il suo personale impero su Korriban, ma ben presto fu sconfitto ed imprigionato su Belsavis, dove venne per sempre ricordato come l'Infernale o l'Uno.

I Rakata raggiunsero il vero splendore intorno al 25793 BBY, momento in cui l'impero aveva raggiunto la sua massima espansione. Essi avevano conquistato e modificato moltissimi mondi, dove, per esempio, Kashyyyk era stato adibito a sito agricolo principale per soddisfare i fabbisogni dell'impero. Su Byss invece costruirono un avamposto attraverso il quale cominciarono con l'esplorare le ancora sconosciute zone del Nucleo Profondo. Fu qui che scoprirono un mondo di incredibile potenza, sito in profondità nel Nucleo, fino a quale momento impossibile da raggiungere e perfino immaginare.

L'Incontro con i Je'daii[]

Blue Glass Arrow.svg Vedi anche: Je'daii
"Il mio segugio, Trill, afferma di aver percepito un mondo ricolmo di Forza all'interno del Nucleo Profondo"
―Predor Skal'nas

Al culmine dell'Impero Infinito, i Rakata usarono alcuni schiavi, trasformandoli in Segugi Sensibili alla Forza. Essi furono istruiti nel Lato Oscuro della Forza al fine di scoprire pianeti e mondi dove la Forza era presente. Fu il caso di Tatooine, localizzato da Xesh, servo di Predor Tul'kar. Fu il segugio Trill, però, che scoprì il mondo più ricolmo di Forza mai percepito fino ad allora, il quale però era impossibile da raggiungere a causa delle fluttuazioni generate dai buchi neri e dalle stelle. Xesh fu mandato da Predor Skalnas a trovarlo. Tython era un pianeta isolato, con una popolazione autodidatta nella Forza che chiamava sé stessa Je'daii. Essi si erano ingegnati per cercare di bilanciare la Luce e l'Oscurità, al fine che essa non li consumasse nella ragione o nella passione. Il loro potere era così forte, che una potente aurea di Forza equilibrata circondava il pianeta e rimaneva lì in stasi proprio a causa della presenza dei Sensibili alla Forza. L'arrivo di Xesh, il quale era un appartenente ai seguaci del Lato Oscuro della Forza, ruppe questo equilibrio e ciò non fece altro che provocare un'enorme tempesta di Forza intorno ed all'interno del pianeta. Ciò, ovviamente, rivelò la presenza del segugio ai Je'Daii e fece precipitare la sua astronave. Si trovava così solo su un pianeta sconosciuto, dove la popolazione locale lo affrontò immediatamente.

Collasso[]

"Durante il collasso dell'impero Rakata, i Signori della Guerra scatenarono armi di distruzione di massa che che minacciarono di portare la nostra razza all'estinzione!"
―Il Vecchio Rakata a Revan
180px-Unkwld temple

Il Tempio degli Antichi

Dopo intere generazioni di supremazia galattica, l'Impero Infinito cominciò a fratturarsi circa dal 25200 BBY, andando verso l'implosione. Costanti tensioni nate successivamente fra varie fazioni interne all'impero, esplosero in una Guerra Civile causata principalmente dall'influenza oscura della Star Forge. Già sofferenti a causa di tale guerra, i Costruttori furono poi decimati da una terribile epidemia, la quale forse fu ordita a tale scopo da una loro specie schiava. La virulenza di questa peste portò i Rakata verso l'estinzione e mise l'Impero Infinito in ginocchio, ma il peggio doveva ancora avvenire. I Rakata capirono che la loro fine era vicina e che ben presto avrebbero perso anche la loro connessione con la Forza. Peggio ancora, essi non capirono il motivo di tale disgrazia e nemmeno le infinite teorie che gli scienziati della loro specie portarono avanti riuscirono a risolvere il problema. Infine, si scoprì che l'epidemia aveva modificato geneticamente i Rakata, portandoli a perdere le loro capacità. 

Così, incapaci di controllare i propri poteri e le tecnologie create in passato con essi, i Rakata dovette decidere di regredire ad una specie inferiore, affinché la Forza che ancora giaceva incontrollata in loro non li uccidesse definitivamente. Tale debolezza divenne allora motivo per le specie schiave di ribellione, cosa che portò a numerose insurrezioni di massa che fecero definitivamente collassare l'Impero Infinito. Sconfitti ed abbattuti, i pochi sopravvissuti della specie abbandonarono ogni desiderio di conquista, ritirandosi nella loro madrepatria su Lehon. 

Il sistema di Lehon rimase protetto da ogni attacco ed arrivo di flotte spaziali da una zona di disgregazione, la quale era controllata dalla sommità di un Tempio sulla superficie del pianeta costruito originariamente per proteggere la Star Forge, ma non i Rakata stessi. Su Lehon, la civiltà cadde velocemente nel barbarismo e nell'anarchia. Con il fallimento della difesa da parte della tecnologia del Tempio, i Rakata discesero sotto la superficie, mentre i Signori della Guerra invasori devastavano l'intero pianeta. Quando vi riemersero, ora essi si facevano chiamare Rakata Neri, compresi l'Uno e la sua gente. Solo qualcuno della vecchia stirpe rimase sulla superficie sotto la protezione singola del tempio e degli enclavi. Essi furono chiamati Rakata Rossi e furono visti come una razza piena di conoscenza e potente nella tecnologia. Odiato dalla sue passate specie schiave, l'Impero Infinito fu cancellato dalle pagine della storia.

Non tutti i Rakata tornarono, però, su Lehon. Alcuni, infatti, rubarono ingranaggi e meccanismi della Star Forge nel tentativo di ricreare un esercito decente, rifugiandosi in quello che sarà chiamato in seguito come Arcipelago Rakata. Altri invece si installarono sul pianeta prigione di Belsavis, dove fu creata una tecnologia chiamata Macchina Madre, con la quale tentarono di ricreare la genetica necessaria a fargli riacquistare la loro Sensibilità alla Forza. Il tentativo fallì miseramente. Nel 12293 BBY, una spedizione su Tandun III da parte del Dottor Beramsh portò alla scoperta di alcune rovine che il Dottore ipotizzò fossero state costruite dai Rakata più di 10 000 anni prima. 

Resti[]

"I pochi Rakata sopravvissuti tornarono a vivere nella loro casa ancestrale ed il loro numero era insufficiente perché potessero detenere un pool genetico vitale. In poche generazioni, la lunga, lenta estinzione della loro specie fu in definitiva completa."
―Dal dossier ufficiale della Repubblica riguardante il pianeta Lehon

I Rakata che erano sopravvissuti erano regrediti in uno stato barbarico ed anarchico, dimenticando le proprie capacità tecnologiche. Più di 20 000 anni dopo la caduta dell'impero, molti Rakata riemersero dai sotterranei alla superficie, dove le più antiche tribù vi erano rimaste. Queste, dopo millenni di solitudine e disperazione, desiderarono distruggere la loro grande fabbrica, così che il passato potesse essere dimenticato dietro le loro spalle, ma c'era un problema. Essi infatti non potevano entrare nel Tempio degli Antichi in quanto esso fu generato grazie alla Forza e solo chi vi era sensibile poteva entrarvi.

250px-Rakata Temple

Rakata vicini al Tempio

Darth Revan e Darth Malak arrivarono in tempo per dare ai Rakata un'opportunità. Promettendo di distruggere la Star Forge, a Revan fu permesso di entrare nel tempio, ma egli tradì la fiducia dei Rakata e si tenne la loro incredibile fabbrica per sé. Intorno all'anno 3959 BBY egli la usò per creare un enorme esercito con cui lanciare un pesante attacco alla Repubblica Galattica, il che portò allo scoppio della Guerra Civile Jedi. I Rakata videro allora il loro medesimo errore commesso da Revan, impotenti nel fermarlo. Il loro tempio e la loro fabbrica siderale erano divenuti ancora una volta gli schiavi del Lato Oscuro della Forza. Solo quando Revan trovò la propria redenzione l'occupazione del tempio da parte dei Sith fu sconfitta, permettendo alla flotta della Repubblica di attaccare la Star Forge e distruggerla. Dopodiché, egli decise di aiutare i Rakata nel ritrovare la propria sensibilità nei confronti della Forza, al fine che, un giorno o l'altro, avrebbero potuto fare ritorno all'interno della comunità della Repubblica.

Dopo la distruzione della Star Forge, lentamente i Rakata tornarono in possesso dei loro antichi poteri, cosa che gli permise di diventare parte integrante della Repubblica Galattica. Essi lasciarono il loro pianeta, al fine di ricreare una società socialmente e tecnologicamente avanzata. Questi nuovi viaggiatori raccontarono storie riguardo i loro avi, affinché il ricordo dei tempi antichi non andasse perduta. Però, per non attirare su di sé vecchie infamie, fecero segreto della violenza e del crollo del loro impero. I pochi rimasti su Lehon andarono con l'estinguersi, in quanto il numero della loro popolazione era talmente basso da non permettere un'adeguata ricombinazione genetica. Intorno all'anno 1000 BBY, essi sparirono dalle scene e da quel momento furono considerati estinti.

La Stirpe dei Costruttori[]

"Credi che sia plausibile? Io penso che metà di questa storia sia solo un mito. "
―Khedryn Faal a Jaden Korr

Creduti estinti, la Stirpe dei Rakata ebbe in realtà un impatto sulla Galassia negli anni successivi. Durante la Guerra Fredda, però, alcuni scienziati della Corporazione Czerka liberò l'Uno, il prigioniero più famoso dei Rakata, il quale, risvegliatosi, decise di creare un nuovo Impero, desiderio che altri dopo di lui ebbero.

Già dall'arrivo di Darth Bane su Lehon alla ricerca dell'Holocron di Darth Revan, il pianeta era completamente deserto. Il Singore Oscuro dei Sith Darth Plagueis venne a conoscenza della storia dei Rakata e la insegnò al suo apprendista Darth Sidious, tanto che lo ammonì di non giudicare mai le loro imprese, in quanto aveva usato la Forza per raggiungere grandi risultati.

All'interno dell'Arcipelago Rakata, due tribù riscoprirono poi la tecnologia atta al volo spaziale e la usarono per tentare di ricreare una gemella della Star Forge. Alcuni agenti del Nuovo Ordine Sith di Korriban ne scoprirono alcune rovine intorno al 41,5 BBY. Le storie ed i miti sui Rakata vennero messi negli indici degli studi dell'Accademia Jedi.

Ciò che era rimasto dei Rakata infine non divenne altro che motivo di studi xenoantropologici da parte di diversi scienziati. Nessuno ne sentì più parlare.

Società[]

"I Rakata erano per natura una crudele e selvaggia specie"
―Computer Rakata a Revan

  

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Alcuni Rakata con diverse armi

Per natura i Rakata erano dei conquistatori. Non si fermavano mai. Dovunque andassero dovevano commettere violenze ed assassini. Alcuni sostengono di come fossero incapaci di provare rimorso o compassione per le le loro nefandezze e questo era di certo uno dei loro punti di forza nel desiderio di conquistare ogni cosa. La loro tecnologia e conoscenza della Forza gli permetteva di fare molte cose, in particolare di scoprire mondi che fossero Sensibili alla Forza, per depredarli e schiavizzare le popolazioni indigene. Tra queste, essi istruirono alcuni prescelti per diventare Seguaci della Forza, per trovare pianeti idonei alle loro ricerche. Tra i Predatori vi era una velata scala gerarchica, ma alla fine tutti si riconoscevano come alti generali guerrieri.

Le specie erano divise in diverse classi ed all'apice della piramide sostava colei che deteneva il comando di tutto attraverso la Forza e la tecnologia. Coloro che vi stavano al di sotto, solitamente erano controllati rigidamente e chi non serviva veniva senza ritegno ucciso o cannibalizzato. I Guerrieri non erano esseri particolarmente intelligenti e preferivano l'uso della forza bruta a quello delle loro menti. La classe Sacerdotale, invece, adorava l'uso della Forza spirituale, con la quale, a volte, controllavano le menti dei Guerrieri.

Con l'arrivo dell'epidemia e la cecità nei confronti della Forza, i Sacerdoti si ritirarono nella loro spiritualità cercando di controllare l'enorme potere che albergava nei loro corpi e di cui ora avevano perso ogni dominio. Notando che i loro sforzi erano inutili, allora essi si tramutarono in Scienziati, al fine di carpire com'era possibile che la Forza li stesse a poco a poco consumando, ma non riuscirono a trovare risposta a tale quesito. Giunsero perfino a dissezionare i loro simili, ma fu tutto inutile, commettendo così un crimine incredibile, sebbene fosse nella natura dei Rakata. La cosa però non passo inosservata nelle sfere basse della popolazione, le quali decisero di ribellarsi ai loro signori.

Da qui furono noti per la divisione civile in una struttura tribale, la quale divenne ancora più primitiva nella loro cieca ricerca atta a riconnettersi con la Forza. La popolazione divenne barbarica ed a poco a poco fu invasa da un'intesa, quanto violenta, anarchia. Nell'Arcipelago Rakata, le classi di Guerrieri e Sacerdoti continuarono a permanere a discapito dei Nobili, ma a poco a poco si divisero, portando a lotte intestine e brevi guerre civili.

Il loro linguaggio, conosciuto come Linguaggio Rakata, sebbene mutò leggermente nel tempo a causa dei costanti assorbimenti delle diverse società indigene, non perse mai la sua anima.

Tecnologia[]

"Sicuramente conoscerai la gloria dei Costruttori e del loro Impero Infinito. La furia delle loro armi sorpassava ogni mio potere."
―Il Distruttore di Mondi

  

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La Star Forge in azione

L'antica tecnologia Rakata si basava sul potere della Forza per conquistare ogni cosa senziente e sensibile alla Forza nella Galassia. I grandi risultati conquistati da questa specie fuoriuscì da un miscuglio equilibrato di tecnologia e controllo della Forza. La sua flotta era composta da navi distruttrici, droidi costruttori e corvette veloci. Da quel che si ricorda, furono la prima specie a creare un sistema di tecnologia automatizzata e non bisognosa del controllo del proprio creatore. Infatti, grazie alla forza, la tecnologia dei Rakata poteva auto-ripararsi, compiere grandi viaggi e portare a termine le missioni dei suoi padroni. Sebbene non si sappia fino a che punto del loro impero, la loro tecnologia, almeno nei primi millenni, sfruttava il potere della Forza prelevato dagli esseri senzienti schiavizzati, che di fondo venivano cannibalizzati dalle macchine ed usati come batterie viventi. Per questo, essa era in grado di spostarsi dove la Forza fosse presente e potente, mentre dove ciò non avveniva, essa non poteva giungervi. 

Furono i primi a creare vere e proprie Mappe Stellari, per quanto incomplete, al fine di tenere ben sotto controllo il loro Impero Infinito e conquistare più facilmente i pianeti che vi venivano iscritti. I Rakata detenevano poi macchine terraformanti le quali riuscivano a ricreare ed a potenziare gli ambienti rurali ed agricoli necessari al fabbisogno della popolazione guerriera, la quale contava ben 10 bilioni di soldati. In onore della Forza e per il suo totale sfruttamento, in alcune zone della Galassia costruirono templi in grado di collegarsi con la Star Forge ed accrescere la sua conoscenza. Inventarono una terribile Prigione della Mente su Belsavis, dove chi vi veniva portato con la forza finiva in stasi, al fine di essere studiato e tenuto sotto controllo. 

La Star Forge, senza ombra di dubbio, fu la creazione più maestosa dei Rakata. Immensa fabbrica bellica fluttuante, riusciva a creare navi e droidi ad una velocità inimmaginabile, sfruttando semplicemente le potenzialità della Forza, come di fatto ogni altra tecnologia dei Rakata. Tali fortuna, però, divenne anche la più grande catastrofe per l'Impero, in quanto, nel momento in cui i Rakata persero le proprie facoltà a causa di un'epidemia, tutte le loro tecnologie divennero inutilizzabili, se non addirittura incontrollabili e pericolose. 

Dietro le quinte[]

I Rakata furono inventati per Star Wars: Knights of the Old Republic. Prima di ciò, vi fu una razza aliena innominata che, secondo Star Wars: Gioco di Ruolo, donò l'Iperspazio alla razza umana. Seguendo il pensiero di The New Essential Chronology, i Rakata furono i veri inventori dell'Iperguida, la quale fu modificata radicalmente dagli abitanti di Corellia e Duros dopo il crollò dell'Impero Infinito. Per quanto riguarda i Celestiali, la cronologia li descrive nel medesimo periodo dei Rakata, ma con meno precisione. 

In Star Wars: Knights of the Old Republic II: The Sith Lords, il giocatore può trovare una Banda Rakata. Ovviamente i residui della sua popolazione ebbero qualche contatto con la Comunità Galattica durante i tentativi di rinascita che probabilmente si situarono nel periodo compreso tra i due capitoli di Star Wars: Knight of the Old Republic (3956 BBY - 3951 BBY).

Il motivo per cui molte informazioni mancano viene spiegato da The Complete Star Wars Encyclopedia, dove si dice chiaramente come la Repubblica Galattica, terrificata dai Rakata, ne cancellò completamente le tracce. Il libro The Unknown Regions invece cerca di recuperare alcune informazioni della specie e dell'Arcipelago Rakata. 

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