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" Non sarò sottomesso da creature create in qualche laboratorio "

- Pong Krell ai Cloni

Pong Krell era un maschio Besalisk, molto sensibile alla Forza, che divenne Maestro Jedi.

Durante le Guerre dei Cloni, rivestì il grado di generale, partecipò a numerose campagne, conseguendo molte vittorie, pagate però a caro prezzo dalle truppe da lui comandate.

Pong Krell, infatti, non aveva alcuna simpatia per i Cloni, che considerava dei prodotti di laboratorio, come fossero Droidi, per questo motivo pretendeva obbedienza cieca ed assoluta dai soldati ai suoi ordini, non riconoscendo loro nessun sentimento e nessuna libertà di iniziativa, e sempre per questo motivo, spesso e volentieri li mandava al massacro, non tenendo in alcuna considerazione le gravi perdite a cui li esponeva.

Con il prolungarsi delle ostilità, Krell divenne sempre più scettico sulla possibilità di vittoria della Repubblica, ebbe una Visione della Forza in cui vide la fine dell'Ordine Jedi e la nascita di un nuovo ordine politico .

Si convinse che i separatisti della Confederazione dei Sistemi Indipendenti avrebbero vinto la guerra, e pensò bene di trovarsi un posto in campo avverso. Così si volse al Lato Oscuro, voleva infatti divenire l'apprendista di Darth Tyranus.

Quando si trovò a guidare la 501° Legione nella Battaglia di Umbara, adottò delle strategie che portarono a gravissime perdite tra le truppe e favorirono la difesa del nemico. I soldati Cloni della 501° erano truppe scelte, molto ben addestrate, motivate ed esperte, non erano abituate ad essere mandate al macello, pur continuando a svolgere il proprio dovere ed ubbidire agli ordini, cominciarono a mugugnare.

Il capitano Rex ebbe parecchi scontri verbali con Krell per questi motivi, e si arrivò al limite dell'ammutinamento.

Scoperto il suo tradimento venne arrestato dai soldati Cloni, non senza gravi perdite, condannato a morte dai suoi stessi uomini, fu giustiziato da quello che era stato il suo braccio destro, Dogma.

Biografia[]

" Tempo e riposo, sono lussi che la Repubblica non può permettersi "

- Pong Krell Pong Krell era un grande maschio di razza Besalisk , nativo del pianeta Ojom, situato nel nucleo profondo della galassia. 

Sensibile allaForza , fu inserito nell'Ordine Jedi e divenne Maestro Jedi , grazie alla sua forte struttura fisica ed alle quattro braccia tipiche della sua razza, era molto abile nell'uso della spada laser, anzi delle spade laser, ne usava abitualmente due a doppia lama, utilizzando una variante della Tecnica Jar'Kai ( una forma di combattimento in cui si usano due spade ) di cui era maestro.

Allo scoppio delle Guerre dei Cloni , Krell come altri Maestri Jedi, fu chiamato in servizio, con il grado di generale, nel Grande Esercito della Repubblica , appena formato e composto da soldati Cloni creati ed addestrati su Kamino , si distinse nella conduzione di numerose battaglie e si fece una reputazione di ottimo stratega, con molte vittorie importanti al suo attivo.

Si distinse anche per un record negativo, le truppe al suo comando avevano il più alto tasso di perdite in combattimento dell'intero esercito.

C'erano parecchi motivi che spiegavano questo risultato, il gran numero di combattimenti sostenuti, la sua attitudine all'utilizzo di una strategia che prevedeva di usurare il nemico, la sua propensione all'attacco sempre, comunque e dovunque, il fatto che non sopportasse che i suoi ordini venissero discussi o contestati, il fatto che richiedesse la completa subordinazione, non solo di tutti i suoi soldati, ma anche degli ufficiali che avrebbero potuto consigliarlo od aiutarlo nella pianificazione.

Ma c'era un'altro motivo, forse più importante, Krell usava i Cloni come fossero Droidi, cioè facilmente sostituibili, Krell non riusciva a rendersi conto, o non voleva rendersi conto, che i Cloni, pur essendo nati in un laboratorio erano esseri umani e non macchine da guerra da poter usare ad esaurimento senza tener conto dei loro sentimenti, capacità e intelligenza.

Con il proseguire delle ostilità, il suo atteggiamento peggiorò, anche perché divenne sempre più scettico nei riguardi delle possibilità di vittoria delle forze repubblicane, naturalmente questo suo scetticismo, lo stress dei continui combattimenti, la violenza anche gratuita con cui era costretto a misurarsi in molte occasioni, lo portò ad avvicinarsi al Lato Oscuro della Forza .

Il punto di non ritorno lo raggiunse poco prima della Battaglia di Umbara . Krell ebbe una Visione della Forza , una premonizione, nella sua visione, i Jedi erano scomparsi, cancellati, la Repubblica era caduta distrutta dall'interno, un nuovo potere, l'Impero era sorto e governava con pugno di ferro la galassia

Lungi dall'esserne sconvolto, Krell fu entusiasta del futuro che si prospettava, in fin dei conti era sempre stato molto ambizioso, ed il potere gli piaceva e ne voleva sempre di più, quello che aveva visto si adattava perfettamente alle sue inclinazioni, c'era un piccolo problema, era nel campo sbagliato, come fare per entrare nelle grazie del nemico ed ottenere una posizione importante nel Nuovo Ordine che si sarebbe instaurato ?

Krell decise che sarebbe divenuto l'apprendista di Darth Tyranus , era ormai passato al Lato Oscuro.

Per prepararsi il terreno, cominciò a fare in modo da favorire le forze separatiste, in attesa del momento favorevole per il cambio di campo, non dovette attendere molto, l'occasione gli venne fornita su un piatto d'argento, dovette sostituire Anakin Skywalker nel comando della 501° Legione sul pianeta Umbara.


La battaglia di Umbara[]

" Siamo la chiave di questa invasione. Gli altri battaglioni, contano sul nostro sostegno. Se noi falliamo, tutti falliscono. "

- Pong Krell si rivolge agli ufficiali della 501°

Nel 21 BBY , le forze Repubblicane iniziarono l'invasione del pianeta Umbara , per riconquistarlo alla causa Repubblicana. La 501° Legione al comando di Anakin Skywalker ed il 212° Battaglione d'assalto guidato da Obi-Wan Kenobi sbarcarono sul pianeta , il piano prevedeva che le due formazioni convergessero verso la capitale Umbaran .

Pong Krell venne inviato dal Consiglio Jedi a sostituire Anakin, la cui presenza era richiesta a Coruscant , al comando della 501°, Krell era pienamente conscio dell'importanza strategica di Umbara, sapeva anche che la vittoria sarebbe stata decisa dalla 501° ed in definitiva dal suo comando.

Krell però era deciso a far sì che Umbara rimanesse in campo separatista, sarebbe stato il suo biglietto di presentazione a Darth Tyranus , perciò era pronto a concepire delle strategie inefficaci per far si che ciò avvenisse. 

Nel momento in cui sbarcò sul pianeta, stavano iniziando le operazioni, dopo gli scontri iniziali con i nativi, le truppe

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Krell comunica ad Anakin gli ordini del Consiglio Jedi

stavano per iniziare l'avanzata; Krell comunico ad Anakin gli ordini ricevuti, Anakin non ne fu per nulla contento, ma messo di fronte ad un ordine diretto del Cancelliere , dovette cedere il comando a Krell e tornare su Coruscant.

Appena preso il comando, Krell decise che la strategia adottata da Skywalker non era di suo gusto, troppo prudente, troppo lenta, troppo tesa ad evitare i punti di maggior resistenza, tutto il contrario di quello che intendeva fare lui, per cui decise di cambiare totalmente il piano d'attacco, chiamò il capitano Rex e gli ordinò di dirigersi verso la capitale per la via più diretta e di travolgere qualsiasi resistenza avesse incontrato.

Poco prima di iniziare il movimento, Krell e la 501° furono attaccati da una coppia di Banshee Volanti ( creature non senzienti tipiche di Umbara ) ma Krell, utilizzando il Salto della Forza , le eliminò apparentemente senza sforzo con le sue spade laser.

Seguendo gli ordini di Krell, i soldati della 501° si diressero verso la capitale, senza sapere che avrebbero dovuto scontrarsi con le più forti difese avversarie, non è chiaro se Krell sapesse dove effettivamente fosse disposto il grosso delle forze avversarie, ma alla luce dei fatti viene da pensare che ne fosse pienamente consapevole.

Infatti poco tempo dopo, Rex ed i suoi uomini all'avanguardia finirono in un campo minato, dove, imposibilitati a muoversi furono attaccati dai soldati Umbaran , che causarono loro gravi perdite.

Krell, era molto contrariato dall'incapacità delle sue truppe di proseguire l'azione senza un suo sostegno, tuttavia pur di malavoglia inviò rinforzi di uomini ed in particolare alcuni AT-RT , con l'aiuto di questi rinforzi, Rex e le sue truppe riuscirono a respingere il nemico, poi, si ritirò, contravvenendo agli ordini di Krell.

Krell criticò aspramente Rex per essersi ritirato, Rex tacque, ma Fives criticò ferocemente la strategia di Krell, tanto che questi stava per ucciderlo, ma fu inaspettatamente fermato da Rex che si erse in difesa dei suoi uomini. Krell fu molto colpito dalla reazione del capitano, cosa non abituale per lui, tanto da sentirsi in dovere di difendere la propria strategia, ricordando le sue tante vittorie come prova delle proprie capacità.

Poco dopo, Krell si allontanò, aveva bisogno di pensare, questi Cloni non erano come quelli che aveva comandato finora, Rex lo aveva stupito per la sua tenacia e per la sua capacità di comando, doveva stare attento, se voleva favorire gli Umbaran doveva farlo in modo astuto, subdolo.


La conquista della base aerea[]

Pong Krell " Qual'è il tuo piano? "

CT-7567 " Ho inviato due uomini ad effettuare un'incursione furtiva nella base aerea. Hanno ordine di utilizzare i caccia stellari contro i carri armati "

Krell " Tu cosa ?!." " Tu metti il destino dell'intero attacco nella speranza che due Cloni possano fare quello che il tuo intero gruppo non può ?! "

CT-7567 " Signore, i lancia razzi non funzionano contro questi carri armati, l'infiltrazione risulterebbe più semplice e meno facilmente rilevabile, se il resto del gruppo tenesse impegnati i loro carri armati "

Krell " Capitano, lancerai immediatamente un attacco con tutte le tue forze, o sarai sollevato dal comando. "

Pong Krell a Rex

Krell fece rinnovare l'attacco e presto i suoi uomini si trovarono impegnati in feroci combattimenti, in questi frangenti, Krell ricevette un messaggio via olografica da Obi-Wan Kenobi.

Kenobi informò Krell che la capitale era stata trasformata in una fortezza, e che a causa dei rifornimenti e del supporto che riceveva da una vicina base aerea era diventata praticamente inespugnabile, era perciò di vitale importanza occupare questa base aerea, dalla sua occupazione dipendeva l'esito della campagna.

Krell richiamò Rex, gli ordinò di interrompere il contatto con il nemico, raggruppare le truppe e dirigersi verso la base aerea, dove le truppe sarebbero state dispiegate ed impiegate per occupare la base. Dopo aver visionato l'area dell' obiettivo da un'altura posta a debita distanza, Krell diede i suoi ordini a Rex, lo incaricò di condurre un contingente di Cloni attraverso una gola, e distruggere la base aerea con un assalto frontale, condotto con forza brutale.

Rex aveva dei dubbi sulla fattibilità di quanto ordinatogli, in quanto comandante della 501°, propose di svolgere una ricognizione per verificare le posizioni nemiche in modo da evitare quelle più insidiose, ma Krell respinse la proposta, il destino di tutta la forza d'invasione dipendeva dalla velocità con cui la 501° avrebbe neutralizzato la base aerea, non c'era il tempo per giocare ai giovani esploratori; Rex si tenne i propri dubbi, ma obbedì agli ordini del Generale.

Il comportamento di Krell ed il suo chiaro disinteresse per i rischi che faceva correre ai propri soldati, provocarono una certa animosità dei Cloni nei suoi confronti e non solo, ma anche tra i Cloni stessi. Rex, dal canto suo, dopo i fatti accaduti durante il fallito attacco alla capitale, aveva capito che non conveniva affrontare di petto Krell, perciò non sollevava più obiezioni ai suoi piani, ma cercava di offrire delle alternative ragionevoli, nella speranza che Krell le accettasse.

Il suo atteggiamento fu fortemente criticato da Fives che ormai disprezzava Krell e lo dichiarava a tutti quelli che lo stavano a sentire, ormai sfiorava l'insubordinazione, tanto che Rex si sentì in dovere di difendere Krell, esaltando i suoi successi nelle campagne precedenti, poi ha ricordato a Fives che un Clone ha il dovere di sostenere il suo ufficiale superiore con fedeltà, senza dubbi o esitazioni.

Gli stessi Cloni erano divisi, Dogma ad esempio sosteneva la strategia di Krell ed in più di un'occasione aveva alzato la voce contro Fives, Hardcase , un Clone iperattivo, simpatizzava per l'approccio diretto di Krell ed in ogni caso non prestava troppa attenzione ai dubbi dei suoi compagni.

Come Rex aveva previsto, l'attacco voluto da Krell, si bloccò per l'intervento dei mezzi corazzati Umbaran , Rex allora ordinò a Fives ed Hardcase di infiltrarsi nella base nemica, impadronirsi di due caccia stellari ed utilizzarli per colpire e distruggere i carri armati nemici.

Poi informò Krell di ciò che aveva fatto, Krell andò su tutte le furie, accusò Rex di non voler seguire i piani prestabiliti, gli ordinò di riprendere l'attacco generale minacciando di sollevarlo dall'incarico. Rex però ordinò ai suoi uomini di impegnare il nemico finchè Fives ed Hardcase non avessero completato la loro missione. Il sergente Appo ( CC-1119 ), voleva intervenire con le forze a sua disposizione per supportare l'azione di Rex, ma Krell glielo impedì.

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Krell conferisce con Rex nella base aerea occupata

Il piano di Rex alla fine funzionò, Fives ed Hardcase riuscirono ad impadronirsi di due caccia stellari con cui attaccarono i carri Umbaran, come questi furono distrutti Rex ed i suoi scattarono all'attacco, penetrando nella base nemica, vista la vittoria a portata di mano, Krell ordinò al sergente Appo di seguire Rex e rinforzare il suo attacco.

Krell lodò Rex per la riuscita del suo attacco, ma ne diede il merito alla fortuna, Rex abbozzò, ma non potè fare a meno di ricordargli le vite che era costato quel successo, Krell liquidò la faccenda affermando che le perdite sono il prezzo della vittoria. Rex pensava ai compagni perduti e non pensava certo in termini di prezzo, erano compagni, erano amici, erano fratelli, non monete con cui pagare una vittoria.

Cresce il dissenso[]

" Saranno deferiti alla Corte Marziale. Saranno giudicati colpevoli e saranno giustiziati. Non commettete errori, pagherete il prezzo per avermi ostacolato. "

- Pong Krell, intende giustiziare CT-5555 e CT-5597 per alto tradimento

Dopo la conquista della base aerea, Krell venne contattato da Obi-Wan Kenobi che lo informò di non essere riuscito a conquistare la capitale, nonostante la conquista della base aerea. Era infatti intervenuta una flotta separatista a sostegno degli Umbaran. 

Prima che potessero discutere una nuova strategia, i separatisti riuscirono a disturbare le trasmissioni in modo pressoché totale, impedendo, di fatto, ogni contatto tra Krell ed Obi-Wan Kenobi e la possibilità di coordinare le azioni delle proprie forze.

Krell si sentì libero di fare a modo suo, aveva ancora la possibilità di far fallire la campagna.

Rex offrì di mandare degli uomini per ristabilire il contatto con le forze di Kenobi, ma Krell rifiutò, ed ordinò che la 501° si preparasse per un attacco a fondo contro la capitale, Rex prevedeva molte perdite ed inoltre non era convinto che si sarebbe potuto sfondare le difese, però non aveva delle soluzioni alternative da offrire, poi Krell, subdolamente, sottolineò il fatto che un comandante fosse leale ed obbedire ad un ordine diretto senza avere dubbi e sollevare obiezioni.

Messo alle strette, Rex cominciò a preparare le sue truppe per un altro assalto.

Fives, però fece una proposta, avrebbero potuto usare i caccia stellari catturati nella base per attaccare e distruggere la nave separatista che riforniva la città, Rex, pur essendo scettico presentò la proposta a Krell, che la respinse, adducendo il fatto che non avevano piloti addestrati a pilotare i caccia Umbaran, cosa su cui pure Rex concordava, in fin dei conti, Fives ed Hardcase non erano certo dei piloti.

Ma Fives era deciso a far di testa sua, ignorando gli ordini tassativi di Krell, con Hardcase e Jesse ( CT-5597 ) presero tre caccia stellari e seppur con qualche difficoltà raggiunsero e distrussero la nave avversaria, la missione fu un successo, ma Hardcase morì nel tentativo.

Krell, nell'apprendere l'accaduto, si infuriò ed ordinò al sergente Appo di condurre al suo cospetto i due Cloni superstiti ed il Capitano Rex.

Rex, Fives e Jesse si recarono alla torre di comunicazione della base, dove Krell aveva stabilito il suo posto di comando, per fare rapporto, ma Krell dopo averli ascoltati, comunicò loro che pur essendo le loro azioni audaci e determinanti per lo sblocco dell'impasse in cui si trovavano, essi avevano chiaramente e scientemente disobbedito agli ordini, per cui erano dei traditori, Rex intervenì in difesa dei propri soldati, assumendosi la responsabilità delle loro azioni, ma Fives non lo lasciò terminare, e disse a Krell, a muso duro, che non aveva bisogno che altri si assumessero le sue responsabilità, era abbastanza uomo per rispondere delle sue azioni in prima persona.

Krell era stanco di quel Clone, e vide l'occasione per liberarsi di un pericoloso dissidente, era infatti convinto che gli altri Cloni e Rex in particolare non avessero la forza di carattere per opporsi ai suoi piani, che una volta eliminati gli agitatori avrebbe avuto mano libera. 

Krell decise che avendo i due Cloni disobbedito agli ordini del proprio Generale, ed aver osato ribattere in modo sfrontato,  anzi quasi un'insubordinazione, dovevano essere deferiti alla Corte Marziale per tradimento, la pena, nel caso fossero risultati colpevoli ( e lo sarebbero stati, se ne sarebbe occupato lui ) era la morte.

Dispose perciò l'arresto immediato e l'incarcerazione dei due.


Il vero traditore[]

" E' tradimento, allora "

- Pong Krell, preparandosi a combattere i propri soldati

Rex, decise di parlare con Krell in favore di Fives e Jesse, prigionieri nel centro di detenzione della base, Krell lo ascoltò ma poi si lanciò in un lungo monologo, espesse la sua insoddisfazione per il comportamento dei Cloni al suo comando, citando esempi di comportamenti non adeguati di alcuni Cloni al suo servizio ora ed in passato, disse che i due, Fives e Jesse dovevano morire per dare un esempio, le loro azioni potevano costituire un pericoloso precedente e spingere altri soldati a comportamenti pericolosi per l'ordine e la disciplina che dovevano essere ripristinati.

I soldati non potevano prendere iniziative autonome, dovevano rispettare la catena di comando, non ignorarla ogni qual volta pensassero di essere in grado di fare le cose a modo loro.

Rex, ribadì la fedeltà della 501°, ma aggiunse che alcuni soldati pensavano che Krell sacrificasse inutilmente le loro vite in operazioni che erano destinate al fallimento.

Krell non rispose subito, dopo una lunga pausa comunicò a Rex le sue decisioni, Fives e Jesse non sarebbero comparsi dinanzi ad una Corte Marziale, ma sarebbero stati giustiziati il prima possibile.

Rex non riusciva a credere alle proprie orecchie, quell'uomo era pazzo, lasciò l'ufficio di Krell sconvolto.

Il plotone di esecuzione venne schierato, i due prigionieri contro un muro erano pronti, Fives, lanciò un appello ai suoi commilitoni, ricordando chi era e chi erano loro, gli uomini del plotone si rifiutarono di eseguire la fucilazione, Dogma , fedele a Krell, venne offeso e quasi aggredito, la situazione stava degenerando, aggravandosi di minuto in minuto.

Krell stava per intervenire, quando ricevette un messaggio urgente, le forze Umbaran si erano impadronite di un convoglio di rifornimenti destinati alla Repubblica. 

Krell, sospese l'esecuzione ed ordinò a Rex di guidare la 501° contro gli Umbaran e recuperare i rifornimenti, avvertì inoltre Rex che alcuni umbaran indossavano le armature dei Cloni, non doveva farsi ingannare, la 501° era l'unica forza della Repubblica presente nell'area.

Poco tempo dopo, la 501° impegnò in combattimento una forza Umbaran indossante le armature da battaglia fase II usate dai Cloni, il combattimento si potrasse per un pò di tempo con perdite da ambo le parti, improvvisamente Rex si accorse che stavano combattendo contro i loro compagni del 212°, ordinò immediatamente il cessate il fuoco, diede ordine di soccorrere i feriti e cercò di capire come potesse essere accaduto.

Rex cercò il comandante del gruppo da combattimento del 212°, lo trovò, gravemente ferito, Waxer , questo era il suo nome, prima di morire, rivelò a Rex che avevano ricevuto un messaggio da Pong Krell in cui li avvisava della presenza di truppe Umbaran travestiti da Cloni.

Rex decise di arrestare il Generale Krell, sapeva che la sua azione sarebbe stata interpretata come un tradimento, ma non vedeva altro modo di risolvere la questione, Krell doveva essere fermato. Riunì la 501° e ritornò alla base aerea per arrestare Krell.

Krell li attendeva nel suo ufficio, li accolse con calma, sembrava quasi divertito dal fatto che volessero arrestarlo e togliergli il comando. Mentre i soldati lo circondavano, Krell li accusò di essere dei traditori, li respinse indietro con un potente colpo di Repulsione della Forza, poi estrasse le due spade laser con cui deviò facilmente i colpi di blaster e causò molte perdite tra i Cloni, raggiunta la finestra della torre si lanciò nel vuoto, atterrando sul sedime della base, dove fu immediatamente circondato dai soldati della 501°, dopo averli accusati di essere dei traditori, si lanciò all'attacco, attraversò le loro linee lasciandosi dietro una scia di morti e feriti e fuggendo nella giungla inseguito da Rex e dai Cloni della 501°.


La morte di Krell[]

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Krell combatte contro i suoi uomini

Molti dei Cloni che gli davano la caccia furono facilmente uccisi da Krell, che man mano che il combattimento continuava si convinse che sarebbe riuscito a fuggire ed a raggiungere le forze separatiste, fu questa convinzione a perderlo, preso com'era a cercare di fuggire, si distrasse e Tup ( CT-5385 ) ne approfittò.

Tup aveva infatti visto un Vixus ,  (il Vixus, era una creatura non senziente, della famiglia del Sarlacc , tipica di Umbara , come il suo parente più grande, aveva dei tentacoli che avviluppavano la preda e la portavano alla bocca ) e fece in modo che Krell lo seguisse, Krell voleva uccidere quel Clone che osava sfidarlo e così non si accorse del Vixus che scattò e lo intrappolò, ma Krell non era una preda qualsiasi, cominciò a menare fendenti con la spada laser, tranciando i tentacoli della creatura ed uccidendo nel contempo i Cloni che gli si avvicinavano, finchè non riuscì a liberarsi, ma approfittando della sua momentanea disattenzione, un Clone riuscì a colpirlo con uno storditore, rendendolo incosciente e consentendone la cattura.

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Krell imprigionato

Una volta imprigionato, fu visitato da Rex, che stava ancora cercando di capire, ormai non c'erano più dubbi sul fatto che Krell avesse tradito i suoi compagni Jedi , i suoi soldati e la Repubblica, ma ancora non si capiva il perché.

Così Rex lo chiese a Krell, che inaspettatamente gli rispose, raccontandogli di come avesse perso fiducia nell'Ordine Jedi , di come questi si fosse indebolito, perdendo per strada i propri ideali, di come fosse diventato una parodia di sé stesso che solo un ingenuo, un semplicotto avrebbe potuto servire.

Gli raccontò della Visione della Forza, della fine dell'Ordine, della fine della Repubblica Galattica, del sorgere di un nuovo Ordine in un prossimo futuro, un Ordine forte, autoritario, che avrebbe portato ordine e disciplina nella galassia , Ordine di cui lui, Pong Krell, voleva fare parte. 

Rex fu turbato dalle parole di Krell, ne parlò con i suoi più fidati compagni, tutti capirono cosa dovevano fare, ma nessuno aveva il coraggio di dirlo apertamente, poi Fives disse quello che tutti pensavano, Krell doveva morire e le sue parole con lui.

Toccava a Rex farlo, era compito suo, ma non ci riusciva, non poteva uccidere un uomo a sangue freddo, non era un assassino e neppure un boia, il blaster che teneva puntato contro Krell, pian piano si abbassò, Krell si concesse un sorriso, non lo avrebbero ucciso, sarebbe riuscito a fuggire, avrebbe visto il nuovo Ordine, ne avrebbe fatto parte; il rombo di un blaster cancellò ogni illusione, ogni speranza e la vita di Krell.

Dogma, visto che Rex non ci riusciva, pieno di rabbia e rancore per colui che aveva considerato come un maestro e che lo aveva tradito, aveva puntato il blaster e senza nessun ripensamento aveva sparato, dopo, senza opporre nessuna resistenza, consegnò l'arma e si lasciò arrestare.


Personalità e carattere[]

" C'è una ragione per cui il mio comando è così efficace, ed è perché io seguo il regolamento e questo comprende il protocollo. "

- Pong Krell  Chi era Pong Krell, il Maestro Jedi , il generale vittorioso, il maniaco del protocollo, il macellaio dei suoi uomini, il grande traditore? 

Pong Krell era tutto questo ed anche qualcosa in più, perchè un uomo apparentemente forte, monolitico, inflessibile con sè stesso e con gli altri, cambia e decide di cedere alle lusinghe del Lato Oscuro ?

Le parole con cui spiega a Rex cosa è diventato l'Ordine Jedi può aiutare a capire, Krell fondamentalmente era uno Jedi, ed uno dei migliori, per la sua abilità e capacità nell' usare i Poteri della Forza era divenuto Maestro.

Gli Jedi dovevano preservare la pace, difendere la galassia dalle forze del Lato Oscuro, sempre presente, anche se da secoli non si vedeva un Sith , quando scoppiò  la Guerra dei Cloni, i Maestri Jedi divennero i comandanti del nuovo esercito, e lo conducevano in battaglia, la prima grande dicotomia, combattere una guerra, per poter avere la pace, per poter preservare la pace, i Jedi sono sempre stati guerrieri, non generali, ma non possono fare i guerrieri, devono fare i generali, Pong Krell, non combatte, manda gli altri a combattere, lui ordina gli altri devono obbedire,ma quali altri?

Gli altri sono i Cloni del Grande Esercito della Repubblica , che egli considera poco più di Droidi , esseri inferiori, esseri senz'anima, per lui, contano meno che niente, sono solo il mezzo per arrivare alla vittoria, mentre altri Jedi, vedi Anakin Skywalker , Obi-Wan Kenobi ,Shaak Ti ,Aayla Secura , Yoda e tanti altri, cercavano di instaurare un rapporto con i propri soldati, Pong Krell no, anche per questo non si faceva scrupoli nell'usare le tattiche più aggressive per ottenere il risultato voluto, che per lui era solo la vittoria.

Naturalmente ciò comportava un rateo di perdite molto alto, ma per Krell erano solo numeri, non erano fatti in laboratorio?, Bastava farne degli altri!

Krell era un uomo solo, prendeva da solo le decisioni, elaborava da solo le strategie, non accettava critiche, non accettava consigli, faceva pesare il suo ruolo, voleva solo obbedienza cieca e senza mezzi termini, non tollerava la minima opposizione.

La guerra continuava , sempre più aspra, sempre più feroce, Krell si trovò a combattere in alcune delle più sanguinose battaglie, non tollerava sconfitte, non tollera ritirate, vince, ma tutto questo ha un prezzo, ogni battaglia sembra essere quella definitiva, ma ce n'è subito un'altra.

Krell non riusciva a vedere la fine di tutto questo, tra le sue molte abilità aveva molto sviluppata quella della preveggenza, cioè la capacità di avere delle visioni del futuro, le cosidette Visioni della Forza, molti Jedi le avevano, ma Krell in particolare modo.

Krell ebbe una visione, la Repubblica veniva distrutta, gli Jedi sterminati, un nuovo Ordine si instaurava nella galassia, l'effetto di questa visione su Krell fu devastante, già non aveva più molta fiducia nella vittoria finale, ed ora questo.

Decise che lui non avrebbe seguito il destino che gli era stato profetizzato, il suo orgoglio, la sua sete di potere, il suo istinto di sopravvivenza glielo impedivano, ma come poteva fare? C'è un solo modo, se la Repubblica perde, la CSI vince, il capo della CSI era il Conte Dooku , un Jedi passato al Lato Oscuro, doveva mettersi al suo servizio, passare al Lato Oscuro, ma non voleva essere un semplice accolito, voleva comandare, voleva il potere, in fin dei conti era Krell.

Elaborò così la sua strategia, sabotare i piani della Repubblica per favorire la CSI, in questo modo, quando raggiungerà Dooku potrà far vedere ciò che ha fatto e pretendere un trattamento ed una posizione adeguati al suo rango.

L'occasione era Umbara, Krell si trovò al comando della 501° Legione, una delle migliori del Grande Esercito della Repubblica, tutti soldati scelti, motivati, addestrati, esperti, veterani, Krell pensava di poter segretamente gestire la sconfitta delle sue truppe in modo da far fallire la campagna, ma presto si accorse che non era così semplice.

Gli uomini della 501° non erano abituati ad un sistema di comando come quello di Krell, il loro comandante, il capitano Rex, veniva consultato da Anakin, partecipava alla pianificazione, veniva ascoltato, i soldati, molto esperti, capivano quando le cose non andavano, erano disposti a rischiare tutto pur di raggiungere l'obiettivo, ma dovevano crederci, dovevano sentire la fiducia, con Krell tutto questo non avveniva.

Krell non dubitò un istante della sua scelta, come era nel suo carattere, una volta presa la decisione di passare al Lato Oscuro, non pensò neppure un istante alla possibilità di ricredersi, pensò solo a realizzare i suoi piani, ciò lo spinse a forzare il gioco, pur comportandosi come sempre, i suoi ordini tendevano a mettere i Cloni in situazioni molto pericolose, in cui non potevano vincere e subivano perdite spaventose.

Ma tutto ciò non funzionò, Rex era abituato a cambiare i piani in base alle esigenze operative, se Skywalker era presente ne parlavano, sennò lo avvisava a cose fatte, i Cloni, anche i semplici soldati, erano in grado di agire indipendentemente dagli ordini ricevuti, se la situazione lo richiedeva, fu ciò che accadde su Umbara.

I suoi piani fallivano miseramente, ed il suo scontro con gli uomini della 501°, inevitabile, nonostante i tentativi di Rex, fermamente convinto del dovere di ogni Clone di sostenere il proprio comandante senza dubbi ed esitazioni, i suoi uomini non la pensavano così, si giunse al muro contro muro e Krell giocò il tutto per tutto.

Krell sapeva che dopo la distruzione della nave che riforniva i separatisti, la sorte di Umbara era segnata, i separatisti non potevano vincere, a meno che lui non riuscisse a distruggere le forze della Repubblica, facendo scontrare le due formazioni, la 501° e il 212° una contro l'altra.

Krell sapeva che era un piano disperato, sapeva che in questo modo avrebbe scoperto il suo gioco, sapeva che dopo sarebbe dovuto per forza di cose passare nel campo avverso, ma era l'unica possibilità che gli era rimasta, convinto com'era della realtà della sua visione.

Come sappiamo, non funzionò, ma Krell, nella sua megalomania, era ancora convinto di poter prendere in mano le redini della situazione, solo,  così si può spiegare il fatto che non sia fuggito, ma che sia rimasto ad attendere il ritorno di Rex e dei suoi uomini, era convinto che avrebbero ancora ubbidito ai suoi ordini, quando si accorse che non era vero, che ormai avevano capito il suo piano, li accusò di tradimento ed attaccò.

KrellVsClones-CoK

Ma, attenzione, li accusò di aver tradito lui, non la Repubblica, lui si considerava tradito, era convinto che dovevano obbedirgli, l'aveva anche detto a Rex tempo prima che un capitano doveva obbedire ad un ordine diretto del suo comandante, dovevano ubbidire oppure morire.

Krell era un combattente superbo e combattè da pari suo, alla fine riuscirono a catturarlo ed a imprigionarlo ma a caro prezzo, quando Rex lo interrogò, non si fece pregare, raccontò la sua visione, il suo pensiero sull'Ordine Jedi, la sua decisione di passare al nemico, tutto, ma con una nonchalance, un'indifferenza, un senso di superiorità che fecero rabbrividire il pur coriaceo capitano.

Fu questo a condannarlo, Krell non doveva raccontare ad altri ciò che aveva detto a Rex, Krell era ancora il grande generale, l'artefice di tante vittorie, un eroe, avrebbe potuto far tentennare altri, avrebbe potuto mettere in crisi l'Ordine Jedi, insinuare il tarlo del dubbio in molte persone, Jedi o no, stanche della guerra e desiderose di farla finita, avrebbe potuto far ricadere la colpa del suo tradimento sui suoi uomini, avrebbe potuto fuggire e raggiungere le forze separatiste, non si poteva rischiare nulla di tutto ciò, Krell doveva morire e così fu.

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