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Il soggetto di questo articolo fa parte del brand "Legends". Il soggetto di questo articolo appare nella Era della Vecchia Repubblica.

Prima

Grande Guerra Galattica

Dopo

Guerra Galattica

nome
Guerra Fredda allineamenti
Inizio

3653 BBY, col la firma del Trattato di Coruscant e con la Conferenza di pace di Alderaan

Fine

3642 BBY

Luogo

La Galassia

Esiti
Battaglie maggiori
Combattenti

Diverse terze parti interessate durante il conflitto

Comandanti
  • Imperatore Sith
  • Consiglio Oscuro
    • Darth Jadus
    • Darth Marr
    • Darth Mekhis
    • Darth Howl
    • Darth Thanaton
    • Darth Baras
    • Darth Arctis
    • Darth Decimus
    • Darth Mortis
    • Darth Ravage
    • Darth Vengean
    • Darth Zhorrid
    • Darth Nox
  • Darth Chratis
  • Darth Angral
  • Darth Malgus
  • Gran Moff Rycus Kilran
  • Ministro dell'Intelligence
  • Keeper
  • Generale Arkos Rakton
  • Gran Ammiraglio Harridax Kirill

La Guerra Fredda fu una situazione di stallo tra Repubblica Galattica e Impero Sith durata 11 anni a partire dal 3653 BBY, quando la Grande Guerra Galattica terminò col Trattato di Coruscant che segnava la vittoria imperiale. Nonostante la pace sancita dal patto, le tensioni tra Repubblica e Impero rimasero forti. Nei dieci anni a seguire la paura e l'incertezza attanagliarono la galassia. Schermaglie e guerre indirette scoppiarono su molti pianeti, complicando sempre più i rapporti diplomatici tra le due grandi potenze.

Storia[]

I termini del Trattato di Coruscant imponevano alla Repubblica e ai Jedi di ritirare le proprie truppe da tutti i campi di battaglia. Così dopo l'emanazione di questo, mondi un tempo alleati della Repubblica furono lasciati senza difese e furono ben presto assorbiti dall'Impero Sith.

Quando i Jedi tornarono al loro Tempio ormai in rovina, furono accolti in malo modo dal Senato, che attribuì all'Ordine le perdite della guerra. Così i Jedi, trovando un ambiente ostile, decisero di trasferirsi momentaneamente nel loro mondo d'origine: Tython. Nonostante la netta supremazia, l'Imperatore Sith non sembrava desiderare la conquista totale della Galassia, e diede le redini dell'Impero al Consiglio Oscuro, un corpo di dodici Signori dei Sith, che avrebbero dovuto dedicarsi agli affari di stato.

Intanto piccole scaramucce e battaglie di minore entità iniziarono a crearsi tra la Repubblica e l'Impero, tanto da temere lo scaturirsi di un nuovo conflitto. Una di queste fu una guerra civile nata su Ord Mantell, in cui si scontravano il corrotto governo centrale, fedele alla Repubblica, e un gruppo di ribelli che voleva separarsi dalla Repubblica.

Nonostante si fosse sull'orlo di una nuova guerra, nessuna delle due parti dichiarò guerra all'altra. Intanto, il Maestro Jedi Gnost-Dural registrò tutte le attività dell'Alto Consiglio Jedi su Tython.

Nuovi eroi emergono[]

Durante la Guerra Fredda, sia nella Repubblica che nell'Impero emersero quattro nuovi e potenti eroi. Su Tython, due apprendisti di incredibile potenza, un Cavaliere Jedi e un Console Jedi, iniziarono il loro cammino come Padawan, ma divennero ben presto protagonisti nel conflitto, aiutando enormemente la Repubblica.

Il Console salvò la macchina della Forge da Nalen Raloch, e ritrovò con successo tre dei quattro Holocron. Il quarto riuscì a trovarlo, dopo aver scoperto la Fonte di Rajivari.

Il Cavaliere sconfisse un esercito composto dai Predoni Flesh e ben due Jedi Oscuri, Callef e Bengel Morr, che erano i comandanti dei Flesh durante la Rivolta. Successivamente il Jedi sconfisse numerosi altri Sith, tra cui Tarnis, un Signore dei Sith che si fingeva un dottore. Quando Lord Tarnis fu ucciso, suo padre, Darth Angral, giurò vendetta contro il Jedi, fino alla successiva Crisi del Desolator: infatti, quando Angral era sul punto di puntare la pericolosa super-arma del Desolator contro il pianeta Tython per distruggerlo, il Cavaliere Jedi riuscì a fermarlo, uccidendolo e distruggendo l'arma. Così, avendo salvato Tython dalla distruzione, il Jedi venne ribattezzato "Eroe di Tython".

Contemporaneamente un soldato, che sarebbe nel corso della sua carriera diventato comandante della Squadra Havoc, fu mandato su Ord Mantell. Nello stesso momento un contrabbandiere andò su Ord Mantell per consegnare un carico di armi. Egli però fu subito tradito da Shavak e fu coinvolto per puro caso alla caccia al tesoro di Nok Drayen, un leggendario pirata e ladro. Alla fine il contrabbandiere riuscì a recuperare il tesoro, e, insieme a Risha Drayen, divenne molto famoso all'interno del mondo criminale. Lavorando come un pirata a favore della Repubblica, il contrabbandiere scoprì agenti imperiali all'interno del Senato e riuscì a sconfiggere l'Ammiraglio imperiale conosciuto come "Voidwolf". Dopo questa importantissima vittoria, egli fu soprannominato "Voidhound" e creò una flotta pirata al servizio della Repubblica.

Campioni dell'Impero[]

Negli stessi anni degli eroi della Repubblica, all'interno dell'Impero Sith emersero quattro figure di eccezionale valore. Due di loro, uno schiavo e un Accolito Sith, furono mandati su Korriban e furono addestrati rispettivamente da Darth Zash e da Darth Baras.

Lo schiavo fu inviato nelle tombe oscure di Korriban per dimostrare di essere degno di diventare Sith. Per tutto il tempo, riuscì ad evitare diversi attentati alla sua vita perpetrati dal suo supervisore, Harkun. Dopo questa fase di tirocinio, egli divenne un potente Inquisitore Sith, e fu mandato a recuperare gli antichi resti Tulak Ord. Intanto egli combatté diverse battaglie per l'Impero. Dopo aver sconfitto il suo maestro, Darth Zash, egli divenne un Signore dei Sith. Gli fu dato il nome di Lord Kallig, e stabilì il suo potere all'interno dell'Ordine Sith e società imperiale.

Nel frattempo, l'Accolito Sith divenne un potente Guerriero Sith. Egli cercò insieme al suo maestro di rintracciare il Maestro Jedi Nomen Karr, e riuscì a localizzare il Padawan del Jedi. Viaggiò molto per la Galassia scovando spie all'interno sia dello spazio della Repubblica, sia nello Spazio Hutt. Egli riuscì a sconfiggere numerosi nemici, tra cui parecchi Jedi, e fu in grado di convertire un potente Padawan al Lato Oscuro. Dopo aver sconfitto Nomen Karr, egli fu nominato Signore dei Sith, e continuò a servire il suo maestro e l'Impero nella loro lotta contro la Repubblica e i Jedi.

Gli altri due, l'agente imperiale Cipher Nine e un cacciatore di taglie non identificato, lavorarono su Nal Hutta, il primo per cercare di far alleare gli Hutt all'Impero, il secondo per cercare la sponsorizzazione per partecipare alla Grande Caccia. Cipher Nin guadagnò il suo soprannome "Cipher" dopo aver lavorato ad alcuni missioni per l'Intelligence Imperiale. Dopo un periodo su Dromund Kass, egli viaggiò per la Galassia per scovare vari gruppi di terroristi all'interno dell'Impero. Dopo aver sconfitto questi gruppo terroristici e i loro leader, Cipher acquisì un enorme prestigio all'interno dell'Impero. Il cacciatore di taglie invece entrò in una pericolosa competizione, che aveva luogo in tutta la Galassia. Per tutto il tempo dovette affrontare degli attentati alla sua vita fatti da un Mandaloriano disonorevole di nome Tarro Blood. Dopo aver sconfitto Tarro e il Maestro Jedi Kellian Jarro, fu nominato Gran Campione della Grande Caccia e fu invitato ad unirsi ai Mandaloriani dallo stesso Mandalore.

Comparse[]

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