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pagine
Sora Bulq Headshot
Sora Bulq
Info biografiche
Pianeta madre

Sriluur e Ruul

Morto/a

19 BBY Saleucami

Descrizione fisica
Specie

Weequay

Sesso

Maschio

Colore capelli

Neri

Colore occhi

Castani

Info cronologiche e politiche
Era/e

Era dell'Ascesa dell'Impero

Affiliazione/i
Masters

Dooku (Signore dei Sith)

Apprendisti
  • Mira (Padawan Jedi)
  • Galdos Stouff (Padawan Jedi)

Sora Bulq (? - 19 BBY) era un Maestro Jedi durante gli ultimi anni della Vecchia Repubblica Galattica. Passato al Lato Oscuro, si uni a Dooku e alla Confederazione dei Sistemi Indipendenti.

Biografia[]

Vita Iniziale[]

Carriera Jedi[]

Bulq era un Weequay che nacque a Ruul e che faceva parte di un ricco clan che possedeva quasi tutta la luna di Ruul, nel quale era presente una grande proprietà della sua famiglia. Bulq passò del tempo sia su Sriluur sia su Ruul prima di essere accolto dall'Ordine Jedi come un bambino sensibile alla Forza. Bulq era una personalità contemplativa e meditativa, preferendo lunghe riflessioni prima di prendere qualsiasi tipo di decisione od azione. Il Gran Maestro Yoda ricordava sempre Bulq come un Jedi equilibrato e potente nella Forza, sin dalla giovane età. Bulq ascese rapidamente i ranghi dell'Ordine dei Jedi, fino a diventare un Maestro Jedi; era eccezionalmente dotato nei combattimenti con la spada laser, ed aveva sviluppato talenti tali da porlo tra i più validi Jedi della storia.

Allenamenti con Windu[]

Bulq sviluppò una totale maestria in tutte le forme di combattimento con la spada laser, perfino quelle più oscure e sperimentali, e ciò gli consentì di poter diventare un istruttore di combattimento con spada laser al Tempio Jedi di Coruscant, dove, negli anni, addestrò un gran numero di stundenti, tra cui la sua Padawan, Mira. Il talento di Bulq convinse Mace Windu a sceglierlo come compagno nello sviluppare e rifinire il Vaapad, la forma di combattimento pericolosa e mortale che derivava dalla forma Juyo. I due si trovavano frequentemente a duellare, testando la tecnica e raffinandola; ciò che Windu non riuscì a realizzare era che la dipendenza dal provare piacere a combattere e l'avvicinarsi alla "cresta" dell'oscurità, due elementi tipici di questa tecnica, stavano lentamente consumando Sora Bulq, che iniziò ad essere a mano a mano affascinato dal Lato Oscuro della Forza. Egli iniziò ad esplorare privatamente il Vaapad, divenendo sempre più attratto dall'oscurità.

Addesteamento di Vos[]

Questi studi potrebbero aver avuto un'influenza anche sui metodi di insegnamento di Bulq; essendo un istruttore fidato, infatti, gli fu assegnato di addestrare nuovamente Quinlan Vos nelle tecniche con la spada laser dopo che il Cavaliere Jedi aveva perso la memoria. Bulq provò con Vos alcuni elementi del Vaapad, sfruttando anche il fatto che Quinlan spesso si era trovato a combattere con il Lato Oscuro; Bulq comunque non disse la provenienza di tali elementi, mentre avrebbe più tardi ammesso a Windu (solo dopo che quest'ultimo lo ebbe scoperto) che aveva provato il Vaapad con Vos per testare l'oscurità del Cavaliere Jedi, test che una volta superato spinse Bulq a non procedere oltre. Non è chiaro se il Weequay avesse detto la verità a Windu, se avesse fatto il test sotto influenza inconscia del Lato Oscuro o se questa era stata un'azione deliberata per condurre Vos verso l'Oscurità.

Guerre dei Cloni[]

Battaglia di Geonosis[]

Nel 22 BBY, il Cavaliere Jedi Obi-Wan Kenobi, il suo Padawan Anakin Skywalker e la Senatrice di Naboo vennero catturato dal leader dei Separatisti, il Conte Dooku -un Jedi che aveva lasciato l'Ordine dieci anni prima- mentre conducevano un'indagine che li condusse a Geonosis. Qui essi scoprirono che Dooku stava mettendo insieme una Confederazione di alleati atta ad attaccare la Repubblica Galattica. Kenobi riuscì a trasmettere l'informazione al Consiglio Jedi prima di essere catturato. Essendo tra i Jedi disponibili al Tempio, Bulq fece parte della spedizione di circa duecento Jedi inviati per salvare Kenobi. Bulq e il suo Padawan di quel periodo, Galdos Stouff, tra gli altri, riuscirono ad infiltrarsi nell'arena di esecuzione. Quando Dooku fece scattare la trappola, facendo intervenire migliaia di droidi da battaglia, Bulq combattè arditamente e riuscì ad essere uno dei pochi sopravvissuti, ma il suo apprendista morì. Dooku diede ai Jedi sopravvissuti una possibilità per arrendersi, possibilità che Windu rifiutò con sdegno. Proprio in quel momento, comunque, le navi da guerra del Grande Esercito della Repubblica apparirono nei cieli di Geonosis, sotto il comando di Yoda. L'esercito di cloni diffuse dentro l'arena, sbarcato dalle navi da trasporto LAAT/i, ed abbatterono i droidi presenti. I Jedi vennero caricati ed evacuati, anche se la battaglia non era terminata. Bulq in ogni caso non si unì al contrattacco, perché la sua nave di trasporto, nella quale era presente anche Eeth Koth, fu abbattuta e Bulq venne dato per morto, sebbene egli riuscì a sopravvivere.

Missione su Bakura[]

Qualche settimana dopo la Battaglia di Geonosis, infatti, egli fu reclutato dal Maestro Jedi Tholme, con il quale Bulq aveva un rapporto di profonda amicizia; i due inseguirono Dooku su Bakura, dove egli aveva una base segreta. Lì Bulq e Tholme duellarono con Dooku, che si rivelò essere troppo forte per entrambi, e, con dei Fulmini di Forza, il conte di Serenno riuscì a stordire Bulq, rendendolo inconscio; egli poi fu trasportato via mediante levitazione dopo che Dooku riuscì a sconfiggere anche Tholme, intrappolandolo sotto una montagna di detriti.

Influenza di Dooku[]

Bulq, dopo tutte le morti dei suoi compagni Jedi a Geonosis - molti dei quali erano stati addestrati da lui, incluso il suo Padawan- ed avendo perso la fiducia nella Repubblica dopo anni di corruzione e di crisi, fu persuaso da Dooku che la galassia poteva essere governata in modo adeguato solo dall'Ordine dei Jedi. Solo essi avevano la forza e la purezza morale atte a governare, e il Consiglio dei Jedi aveva il torto di non riconoscerlo. Dooku insegnò a Bulq a vedere come la sua ira potesse essere una fonte di forza così come una parte fondamentale di lui, convertendolo totalmente al Lato Oscuro e rendendolo un fedele servitore dei Sith. Il conte di Serenno gli consentì inoltre di ritornare da Tholme, che si era salvato grazie al passaggio in una sorta di stato comatoso, e di portarlo a Coruscant; Bulq raccontò che era riuscito ad evadere dalla custodia di Dooku, non specificandone i particolari. In seguito il Maestro Jedi Weequay decise di scomparire, lasciando i ranghi dell'Ordine e svanendo nel nulla, con i Jedi che lo consideravano effettivamente scomparso dalla battaglia di Geonosis.

Raduno su Ruul[]

Bulq si riaffacciò circa tre mesi dopo Geonosis, radunando diversi dissidenti Jedi nella sua tenuta familiare su Ruul. Bulq riunì Sian Jeisel, K'Kruhk,Rhad Tarn e la sua Padawan di un tempo, Mira, tutti Jedi dominati da sentimenti diversi, ma con assoluto disprezzo riguardo la guerra. Bulq asserì che desiderava discutere il problema delle Guerre dei Cloni con quei Jedi che avevano rifiutato di servire come Generali secondo il volere del Consiglio, e il gruppo di dissidenti invitò Mace Windu, vecchio compagno di duelli con Bulq al Tempio Jedi, con lo scopo di conoscere anche il punto di vista del Consiglio. Consiglio che fu immediatamente preoccupato da questa riapparizione di Bulq come capo dei dissidenti, soprattutto dato il suo enorme prestigio ed influenza; il rischio era che si potesse arrivare a creare a uno scisma all'interno dell'Ordine. Windu fu così inviato su Ruul a dibattere la questione. Ciò che il membro del Consiglio non sapeva era che l'incontro organizzato era stato pianificato dal conte Dooku, che aveva inviato la sua apprendista Asajj Ventress, allo scopo di assassinare uno o più Jedi dissidenti e fuggire, facendo ricadere la colpa dell'incidente su Mace Windu, e cercando così di creare una breccia nella credibilità del membro del Consiglio dei Jedi; messa in dubbio tale credibilità, sarebbe stato più facile che un numero maggiore di Jedi avrebbero defezionato, abbracciando la fazione di Bulq. Dopo una breve riunione, in cui Bulq e gli altri espressero le loro perplessità riguardo Geonosis e tutti i morti che aveva portato con sè, il Maestro Jedi Weequay disse che tuttavia non aveva ancora effettuato una scelta, e decise di aggiornare l'incontro al giorno successivo, mandando gli altri a dormire o meditare. Mentre Bulq passeggiava attorno la sua proprietà in meditazione, fu vittima di un'imboscata tesa da Ventress, che riuscì a ferirlo, seppur in modo lieve, per rendere credibile il combattimento. Percependo che il suo maestro era in pericolo, Mira intervenne e ingaggiò un combattimento con la Jedi Oscura, nonostante gli avvertimenti di Bulq; Ventress prevalse ed uccise Mira, e da quel momento gli altri Jedi accorsero nella battaglia, ma solo quando arrivò Windu, l'assassina agì come se fosse suo subordinato, e scomparve. Tutto ciò generò una controversia da parte dei Jedi dissidenti, che Windu abbandonò per inseguire Ventress. Bulq ordinò loro di inseguire Windu e supportarlo, minimizzando la sua ferita, e portò il corpo della sua Padawan dentro uno degli edifici della sua tenuta. Fu raggiunto in breve tempo da Mace Windu, che, avendo intuito la trama, lo costrinse ad ammettere che era passato al Lato Oscuro; dopo che Bulq ebbe spiegato la natura del piano, sottolineandone le motivazioni di delusione riguardanti Geonosis e dichiarando di voler ampliare lo scisma all'interno dell'Ordine, i due iniziarono a duellare, e in quel momento Windu si pentì di aver esposto quello che un tempo era un suo amico al Vaapad, che lo aveva consumato aprendogli le porte del Lato Oscuro. A un certo punto del loro duello, Windu riuscì a tramortirlo travolgendolo con una pila di sassi, e corse a raggiungere gli altri, che nel frattempo avevano ingaggiato un combattimento contro la Ventress; Windu arrivò appena in tempo e la indusse a fuggire, e successivamente informò gli altri Jedi rimasti sopravvissuti (Rhad Tarn era morto) del piano di Sora Bulq, e insieme riuscirono a lasciare il pianeta, sfuggendo ad alcuni droidi da battaglia. K'Kruhk e Jeisel sopravvissero e si convinsero pienamente a rientrare nell'Ordine ed a servire come Generali. Dooku, in compenso aveva tutto da guadagnare, perché Bulq si sarebbe rivelato un ottimo strumento nelle mani della Confederazione, nel proseguo della guerra.

Signore del tradimento[]

Qualche tempo dopo Bulq ritornò al fianco di Dooku, del quale divenne uno dei più fidati subordinati; egli fu posto alla guida degli Accoliti Oscuri, Jedi Oscuri seguaci personali del conte di Serenno, come Tol Skorr e Kadrian Sey. Anche se passato al Lato Oscuro, Bulq continuò ad indossare le sue vesti tipiche da Jedi, sebbene cambiò i cristalli blu della sua spada laser e del suo shoto in rosso, come segno della sua affiliazione al Lato Oscuro. Un tempo rinomato Maestro dell'Ordine dei Jedi, adesso il nome di Sora Bulq divenne presto sinonimo di tradimento ed esempio di corruzione che stava pian piano attanagliando i Jedi, anche gli elementi migliori. Quattro mesi e mezzo circa dopo gli eventi di Ruul, Bulq partecipò all'abbordaggio della nave d'assalto di classe Acclamator, in cui egli e Dooku fecero prigionieri alcuni Jedi, [Tsui Choi], Kai Justiss e Jeisel; Dooku però decise di risparmiare le loro vita, ordinando che venissero trasportati in territorio neutrale e che i cloni che li accompagnavano venissero uccisi. Egli specificò loro che la sua lotta era contro la Repubblica, non contro i Jedi, e Bulq imparò che la misericordia per aver risparmiato le loro vite poteva essere considerata come un'arma.

Alleanza con Vos[]

Qualche tempo dopo, Quinlan Vos si unì agli Accoliti Oscuri, e Bulq ricordò che il Jedi aveva una certa oscurità dentro di lui, come aveva scoperto quando aveva testato su Vos alcuni elementi del Vaapad. Egli era stato inviato come spia dell'Ordine dei Jedi, e Dooku era ben consapevole di questo piano, ma decise di utilizzarlo a suo vantaggio, scegliendo di corromperlo genuinamente e lentamente. Vos accettò e si addestrò sotto Bulq e il Conte di Serenno. Non molto tempo più tardi Dooku condusse Vos, Bulq, Skorr e Sey su Tibrin, dove destituì il leader, Suriban Tu, decapitandolo, e pose Bulq come comandante del governo ad interim. Il Weequay eseguì gli ordini e fece sterminare tutti gli affiliati alla leadership di Tu.

Attentato a Finis Valorum[]

Un anno e quattro mesi dopo Geonosis, Bulq, per ordine di Dooku, contattò l'assassina Anzati Sajè Tasha, utilizzando come tramite il senatore Viento, incaricandola di assassinare il precedente Supremo Cancelliere Finis Valorum, che era tornato a Coruscant per fomentare sentimenti anti-Palpatine in alcuni senatori come Bail Organa e Mon Mothma; l'ordine proveniva direttamente da Palpatine in quanto maestro segreto di Dooku, ma è probabile che il Weequay non ne conoscesse l'identità, non essendo fidato a tal punto; ciò nonostante, Bulq diede ugualmente tutte le istruzioni a Viento da riferire all'assassina Anzati in modo da portare a termine il compito.

Assedio di Saleucami[]

Nell'ultimo anno di guerra, il 19 BBY, Bulq dovette sovrintendere ad un piano che prevedeva la creazione e l'addestramento di un esercito di cloni di guerrieri Morgukai, un'elite dei guerrieri Nikto, estinti da tempo eccetto un esemplare, Bok, che i Jedi pensavano ormai morto, ucciso per mano di Aayla Secura. Bulq e Dooku reclutarono Bok e guadagnarono la sua cooperazione dopo avergli garantito il ritorno dei Morgukai sottoforma di un esercito da porre sotto il suo comando, e convincendolo così a fornire il materiale genetico necessario per la clonazione e ad addestrarne i cloni una volta cresciuti. Per velocizzare e migliorare l'addestramento furono reclutati anche Maestri assassini Anzati, che avrebbero insegnato varie tecniche di assassinio nell'ombra. Bulq viaggiò spesso in questo periodo, e le sue tappe principali furono Anzat, dove venivano reclutati gli istruttori, e Saleucami, dove erano state costruite le strutture di clonaggio, localizzate nei sotterranei della città principale del pianeta. Dopo che Vos, al termine di una rocambolesca missione su Rendili, fu perdonato da Oppo Rancisis - che agiva in qualità di capo del Consiglio di Riconciliazione - egli rivelò al Consiglio che i viaggi di Bulq su Anzat iniziavano a diventare sempre più frequenti. In quel pianeta Tholme e Secura, inviati per investigare le attività del servo di Dooku, scoprirono il collegamento con Saleucami, luogo in cui Tholme si diresse successivamente per infiltrarsi in una delle strutture di clonaggio; quando il Jedi trasmise l'informazione ad Aayla, egli fu scoperto da Bulq e, mentre i due iniziarono a duellare, Bulq gli raccontò cosa era davvero accaduto su Bakura dopo che Tholme aveva perso i sensi; Bulq attaccò furiosamente il suo amico di un tempo, che, con uno stratagemma, riuscì a svanire nel nulla, rimanendo però ben infiltrato e nascosto e nella fabbrica di clonaggio. Per diversi mesi, dunque, Tholme continuò ad evadere tentativi di cattura ed a manomettere alcune strutture, compromettendone il funzionamento e provocando ritardi nello spiegamento dei cloni Morgukai, cosa che Bulq dovette accettare; le attenzioni del Jedi Oscuro in quei momenti furono però rivolte al trasferimento delle apparecchiature di clonaggio maggiormente in profondita nel sistema di caverne, in modo da essere protette contro il bombardamento orbitale che le forze della Repubblica stavano preparando prima dell'assalto di terra. Quando gli eserciti repubblicani giunsero nel pianeta, guidati da Oppo Rancisis, membro del Consiglio dei Jedi noto per essere un valido stratega e tattico militare, essi scoprirono che Bulq era asserragliato in una specie di grande caldaia sotterranea molto profonda, con equipaggiamenti, rifornimenti e riserve d'acqua, con le strutture di clonaggio ben protette da uno scudo alimentato con l'azione geo-termica e da un cannone ionico planetario: il primo era stato posto per prevenire gli assalti delle truppe repubblicane, il secondo doveva tenere in orbita le navi comandate dal capitano Sagoro Autem. Con questi presupposti, per alcuni mesi la guerra conobbe una fase di stallo. L'assedio divenne più efficace solo quando Quinland Vos, secondo di Rancisis nel comando delle forze militari repubblicane, provocò un'esplosione dentro uno dei tunnel sotterranei distruggendo uno dei generatori dello scudo, evento che consentì alle truppe della Repubblica di accedere nella profondità della cittadella-caldaia; nel frattempo, Tholme continuava a sabotare le fasi di preparazione dei cloni Mogukai, evadendo ogni tentativo di cattura o di uccisione, e indisponendo sempre più Bulq. Il Jedi Oscuro, dal canto suo, mantenne Vos come secondo agente, sperando di accedere ai piani di Rancisis, che però faceva affidamento su una tecnica Jedi, la meditazione da battaglia, e che quindi non necessitava di condividere i piani della guerra con nessuno. Vos però era un triplo agente, in quanto nascondeva il fatto che continuava a lavorare per la Confederazione, però il suo reale intento era di uccidere il secondo Sith, che era convinto essere Bulq. Dooku e Bulq sapevano ciò, ed erano convinti di poter manipolare Vos a loro vantaggio. A un certo punto dell'assedio, Vos venne convocato ed incaricato da Dooku (presente via ologramma) di uccidere il suo vecchio Maestro, Tholme. Nel frattempo, Bulq, notando come la meditazione da battaglia di Rancisis cambiava le sorti della guerra sempre a favore delle forze della Repubblica, organizzò un piano per assassinare Oppo Rancisis. Egli inviò una squadra di assassini Anzati nelle camere in cui si trovava il Maestro Jedi, intento a meditare; Rancisis percepì gli intrusori, e ingaggiò subito battaglia con essi, uccidendoli in breve tempo, e con facilità; dopo aver battuto anche Rath Kelkko, che era stato spinto con la Pressione di Forza contro delle barriere di energia, Rancisis fu trafitto alle spalle senza che se ne potesse rendere conto da Sora Bulq, che gli confessò che i rumori provocati dagli assassini e dalla battaglia erano solo un diversivo che gli avevano consentito di accedere alle camere del Maestro Jedi Thissipiasiano indisturbato. Bulq divenne uno dei pochi in grado di essere riuscito ad uccidere un membro del Consiglio dei Jedi.

Morte[]

Anche Vos riuscì nella sua missione - uccidere Tholme-, o così pensava. Ritornò nel campo-base della Repubblica, dove constatò la morte di Rancisis; grazie alla sua capacità di leggere le cose inanimate e i corpi, egli riuscì a percepire il piano del Maestro Jedi e lo spiegò ai compagni: egli, in compagnia di Aayla Secura, dovevano entrare dentro il canale di tunnel sotterranei, coperti da una battaglia innescata come diversivo per facilitare la loro infiltrazione; durante l'azione, comunque, Vos seminò Secura e raggiunse Bulq al centro di comando della Confederazione, riferendo la localizzazione di Aayla; Bulq inviò Bok a cercarla, e dopo Bulq e Dooku (presente via ologramma) organizzarono un test finale per Vos: doveva uccidere Khaleen Hentz, colei che aveva permesso la sua infiltrazione nella Confederazione e colei che amava. Vos rifiutò, dichiarandosi un Jedi, mentre Bok avvisò Bulq che nel luogo in cui era stato inviato non aveva trovato alcun Jedi. In quel momento apparve anche Tholme, che aveva ingannato la morte ancora una volta, e iniziò a duellare contro Bulq, che aveva blindato la stanza, impendendo a tutti di uscirne. Il Jedi Oscuro combattè furiosamente contro Tholme, irritato per i continui sabotaggi che il Maestro Jedi aveva causato nei mesi precedenti, e riuscì a ferirlo ad una gamba, facendolo cadere a terra. Nel frattempo Vos, che aveva ucciso Skorr, riuscì a fermare in tempo Bulq mentre questi provava ad assestare il colpo finale a Tholme. I due lottarono, con Bulq che cercava continuamente di portarlo al Lato Oscuro con l'aiuto di Dooku, ma alla fine Vos, grazie alla sua ex Padawan, Aayla Secura, riuscì a sconfiggere le tenebre e risorse, trafiggendo Bulq, che cadde a terra, mentre Dooku, via ologramma, guardava il suo servo morire. Nel frattempo Aayla Secura aveva sabotato con successo lo scudo principale prima di attaccare ed uccidere Bok; il sabotaggio causò una serie di malfunzionamenti nel sistema di contenimento, con il magma che invase la struttura e provocò la distruzione dei sistemi di controllo geo-termali. Una volta iniziato il bombardamento orbitale, il complesso di strutture di Bulq caddero in rovina, mentre il magma consumava lentamente il suo corpo.

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