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Shaak Ti
Shaak Ti
Descrizione fisica
Specie

Togruta

Sesso

Femmina

Colore occhi

Neri

Colore pelle

Rossa e Bianca

Info cronologiche e politiche
Era/e
Affiliazione/i

Shaak Ti (59 BBY - 2 BBY) era una Jedi femmina appartenente alla razza Togruta, originaria del pianeta Shili. Shaak Ti rimpiazzò Yaddle come membro dell'Alto Consiglio Jedi nel 25 BBY, nel quale servì come Alto Generale.

Biografia[]

Dopo aver ottenuto il rango di Jedi, Shaak Ti addestrò due Padawan. Durante il loro addestramento li portò entrambi sul suo pianeta natale, dove insegnò loro le arti dei Jedi tra le vaste e secche boscaglie. Qui i suoi Padawan appresero ad entrare in comunione con la natura, tuttavia appresero molto poco delle vere pratiche di combattimento Jedi. Sfortunatamente entrambi i suoi apprendisti furono uccisi da dei criminali poco dopo il completamento dell'addestramento. Il suo senso di distacco Jedi le permise di capire e mascherare il dolore della morte dei suoi due Padawan. Uno di loro era Fe Sun, che trovò la morte per mano della criminale zeltron Lyshaa, la quale confessò di averlo ucciso per essere rispettata, dato che uccidere Jedi dava la fama di essere individui pericolosi. Anche se il Consiglio Jedi rispettava le tecniche di Shaak Ti, erano riluttanti ad assegnarle un altro Padawan. Nel 24 BBY Shaak Ti, assieme al maestro Jedi Coleman Trebor, aiutò a difendere il Supremo Cancelliere Palpatine da un tentativo di assassinio ordinato da Granta Omega. Durante la crisi separatista, aiutò Sarrissa Jeng nel tentativo di impedire la perdita di altre vite.

Le Guerre dei Cloni[]

Shaak Ti fu fra i 200 Jedi che seguirono Mace Windu per andare a salvare Obi-Wan Kenobi su Geonosis, spedizione che terminò nella sanguinosa Battaglia di Geonosis e con l'inizio delle Guerre dei Cloni. Shaak Ti sopravvisse al massacro generato dai droidi da guerra della CSI, e fu salvata da una delle navi portate dal maestro Yoda. Divenne Generale Jedi della Grande Armata della Repubblica durante la guerra. Col progredire delle Guerre dei Cloni, Shaak Ti partecipò ad innumerevoli battaglie. Dopo una vittoriosa missione su Ando, ricevette un riconoscimento da Palpatine assieme ai maestri Mace Windu e Plo Koon. Palpatine le donò un bosco di Alberi ch'hala, in premio per le onorevoli azioni compiute per difendere la Repubblica Galattica. Shaak Ti donò il bosco al Tempio Jedi, e ben presto divenne uno dei luoghi più apprezzati. Fu anche una degli ottantadue Jedi che si videro piazzare delle taglie sulla testa dall'apprendista del conte Dooku, Asajj Ventress.

Prima Battaglia di Kamino[]

Sempre nel 22 BBY Shaak Ti venne inviata su Kamino insieme a due cacciatori di taglie, Bric ed El-Les, per sovrintendere all'addestramento dei cadetti clone. Dopo aver saputo dei piani della Confederazione di colpire al centro della Grande Armata della Repubblica, la fabbrica di cloni su Kamino, i Jedi spedirono una flotta intera a difendere il pianeta. Shaak Ti era presente, e lavorava assieme alla kaminoana Lama Su per coordinare le difese in superficie e proteggere i cloni adolescenti ed i feti. Shaak Ti entrò in azione appena in tempo per salvare un clone e alcuni adolescenti che erano sotto l'attacco dei droideka, distruggendoli mentre Lama Su portava i bambini al sicuro. Shaak Ti ed il clone superstite riuscirono a sconfiggere altri droidi, ed in seguito furono costretti a ritirarsi. Si riunirono con Lama Su e gli dissero di evacuare la seconda generazione di cloni mentre loro proteggevano la terza. Con l'arrivo di Obi-Wan Kenobi ed Anakin Skywalker, i tre Jedi si organizzarono per proteggere i "non ancora nati" cloni della terza generazione, ma furono inseguiti da un vasto gruppo di droidi. Mentre i tre Jedi coprivano il clone, un sistema di autodistruzione si attivò su ordine di Jango Fett, che non voleva che i cloni cadessero in mani sbagliate. Dopo essere stato convinto da Shaak Ti a fermarlo, il clone chiese ai Jedi di usare i loro poteri per far collassare il tunnel subacqueo attraverso cui procedevano i droidi. Dopo averlo distrutto e sigillato, i Jedi ed il clone furono salvi. In seguito la battaglia terminò con la ritirata dei Confederati.

Battaglia di Hypori e duello con Grievous[]

La Battaglia di Hypori fu il risultato di informazioni raccolte dal maestro Jedi Daakman Barrek e del suo Padawan Sha'a Gi, che indicavano la presenza di una vasta fabbrica di droidi su Hypori. Una task force di Jedi, composta da Barrek e dal suo Padawan, assieme a Ki-Adi-Mundi, Aayla Secura, Shaak Ti, K'Kruhk e Tarr Seirr, fu inviata sul pianeta per distruggerla, accompagnati da un'armata di cloni. Come le navi emersero dall'iperspazio, mine orbitanti causarono la distruzione della maggior parte di esse. La task force venne rapidamente circondata dal massiccio esercito stanziato sul pianeta, e tutti i cloni presenti vennero velocemente uccisi. I sette Jedi rimasti si ritirarono su un'area del pianeta dove si erano schiantate diverse navi, ma furono ben presto raggiunti e circondati. Il generale Grievous fece annunciare loro che avrebbero ricevuto una "morte da guerrieri", e furono costretti ad attendere il suo arrivo. Maestra Ti duellò contro Grievous assieme agli altri, ritirandosi gradualmente fra i relitti di astronavi. Dopo aver ucciso sia Barrek che Gi, il capo dei droidi concentrò la sua attenzione su Ki-Adi-Mundi, ma fu interrotto dall'intervento di K'Kruhk, che colpì con un fendente al torace e lasciò a terra, credendolo morto. Grievous tornò quindi a concentrarsi sugli altri Jedi: Shaak Ti lo assalì usando la telecinesi, ma non riuscì ad impedire la morte anche di Tarr Seir. Subito dopo Grievous mise fuori gioco anche Aayla Secura, lasciando solo Shaak Ti e Ki-Adi-Mundi a fronteggiarlo. I due potenti Jedi erano una sfida per Grievous, così non gli rimase altra scelta che cominciare a mulinare le sue mani, trasformando le spade laser in letali seghe circolari. I due furono temporaneamente sorpresi da questo attacco, e Grievous ne approfittò per scalciare via Mundi e lanciarsi in una carica frenetica di attacchi contro Shaak Ti. Shaak Ti resistette strenuamente, ma quando Ki-Adi-Mundi corse in suo aiuto, Grievous la disarmò e le spedì il colpo finale. Anche se Shaak Ti riuscì a proteggersi dal colpo di Forza, l'energia cinetica che rilasciò fu sufficiente a sollevarla e a scaraventarla via in un mucchio di detriti. Grievous stava per finire anche Ki-Adi-Mundi quando un team di salvataggio di cloni ARC guidati da Fordo venne in loro aiuto. Alla fine, solo tre dei Jedi presenti furono salvati dal team di Fordo: Ti, Mundi e Secura. K'Kruhk, creduto morto, venne lasciato lì ed in seguito riuscì a lasciare il pianeta con i propri mezzi. Anche se gravemente ferita, Shaak Ti sopravvisse.

Battaglia di Brentaal IV[]

Cinque mesi dopo l'inizio della guerra, la Repubblica aveva scoperto che una fortezza dei Separatisti era rimasta inattiva per alcune settimane, aprendo così una breccia nelle loro difese. In aggiunta, il pianeta su cui si trovava, Brentaal IV, stava cercando di passare alla Confederazione. La Repubblica spedì una squadra su Brentaal IV, comprendente quattro Jedi più molti cloni e veicoli da terra e d'aria, il tutto coordinato dal maestro Jedi Plo Koon in orbita. Shaak Ti ed il maestro Shon Kon Ray guidarono la forza d'attacco su Brentaal IV. Maestra Ti comandava le forze di terra. Più avanti nella battaglia, Shaak Ti fece sapere a Plo Koon che stava tentando di radunare le truppe per un ultimo attacco alla fortezza. Circa quattro squadroni riuscirono a raggiungerla all'interno dei canali della fortezza. Decisero che le migliori possibilità di vittoria stavano nella distruzione delle batterie dei cannoni a ioni e dei generatori di scudi della fortezza, che avrebbe permesso alle astronavi di bombardarla.

All'interno, Shaak Ti scoprì che la fortezza era in realtà una prigione, e che gli attacchi in superficie avevano aperto molte delle celle. Sapendo di aver bisogno di truppe, Shaak Ti garantì la libertà ai prigionieri se l'avessero aiutata a distruggere la fortezza. Fra i prigionieri vi erano anche il cavaliere Jedi Quinlan Vos - che era stato dato per disperso dall'ordine da alcuni anni - così come la Guardia del Senato rinnegata Sagoro Autem e la criminale Lyshaa. La missione costrinse maestra Ti a confrontarsi con Lyshaa, che aveva ucciso uno dei suoi Padawan, Fe Sun. Le forze vennero divise in due: Quinlan Vos ed Autem furono mandati a distruggere i cannoni, i cloni a distruggere gli scudi, mentre Shaak Ti e Lyshaa si diressero a catturare Shogar Tok. Shaak Ti rifiutò di farsi provocare da Lyshaa, e permise alla zeltron di aiutarla ad infiltrarsi nelle camere di Shogar Tok, per usare l'abilità di Lyshaa di controllare le emozioni altrui e permettere alla missione di finire senza ulteriori spargimenti di sangue. Nel frattempo Agen Kolar era stato catturato ed imprigionato dal conte Dooku, che lo stava interrogando. Dooku era molto interessato a quel che ne era stato di Shaak Ti. Agen Kolar gli disse che era stata uccisa. Dooku, comunque, non si fidò di Kolar ed ordinò a Shogar Tok di cercare il suo corpo per confermarne la morte.

Mentre Shaak Ti e Lyshaa raggiungevano le camere di Tok, Lyshaa tentò di attaccare Shaak Ti e fuggire, ed entrambe furono bloccate in una trappola attivata dalla presenza della criminale. Shaak Ti riuscì a salvare sia sè stessa che Lyshaa, e procedettero nella loro ricerca. Quando trovarono le stanze, Lyshaa riuscì ad annebbiare le emozioni di Tok, ma si rivoltò anche contro Shaak Ti. La togruta fu colpita allo stomaco dalla zeltron prima di poter arrestare Shogar Tok. Mentre Lyshaa cercava di guadagnarsi il favore di Tok, nessuno si era accorto che maestra Ti era ancora viva, e aveva rallentato il suo metabolismo con la Forza per curare le proprie ferite. Mentre il resto del gruppo completava la missione alla fortezza, Shaak Ti si risvegliò per confrontarsi con Shogar Tok. Shaak Ti ingaggiò sia Tok che Lyshaa, ma scaraventò via la donna prima che potesse farle del male. Nel combattimento fu costretta ad uccidere Shogar con la sua spada laser. Non fidandosi della pietà di Shaak Ti, Lyshaa tentò di scappare, ma fu uccisa da una trappola dell'ufficio di Tok. Con Brentaal IV liberato dal controllo dei Separatisti, Shaak Ti fu salvata e guarita dalle ferite riportate.

Battaglia di Dagu e prigionia su Metalorn[]

Nove mesi dopo l'inizio della guerra, Shaak Ti ed un vasto gruppo di cloni furono catturati ed imprigionati sul pianeta paludoso di Dagu, controllato da uno dei jedi oscuri più astuti del conte Dooku, Artel Darc. Darc era ignaro, tuttavia, che Shaak Ti era fra i prigionieri. Lei e le sue forze cominciarono a guidare una rivolta contro la Confederazione su Dagu. Shaak Ti e Darc si scontrarono, ma lei lo sconfisse, liberando la razza nativa del pianeta, i Rybet. Per la sua vittoria, Shaak Ti ottenne una medaglia dal Supremo Cancelliere Palpatine.

Poco tempo dopo, Shaak Ti venne catturata nuovamente, questa volta dalle truppe di Wat Tambor su Metalorn, ed imprigionata nella Unreal City, una immensa galera. Poco dopo, il vicerè Bail Organa di Alderaan contattò Tambor, dicendosi interessato ad adottare l'architettura da lui usata per il suo mondo. Organa riuscì ad incontrarlo su Metalorn, dove poté fare anche un tour del pianeta, parlandogli dell'economia del sistema. Organa espresse particolare interesse nel vedere le prigioni, che Tambor era più che felice di mostrargli. All'interno, Organa riuscì a passare una spada laser a Shaak Ti, permettendole di fuggire. Lottando per aprirsi la strada fuori dalla prigione, trovarono il capitano Raymus Antilles pronto a portarli via dal pianeta. Sulla nave Tantive IV, Ti disse ad Organa che, se avesse mai avuto bisogno di qualcosa, avrebbe potuto contattarla. Organa annuì, non sapendo che sarebbe ricorso a quella promessa in un futuro non troppo distante.

Battaglia di Coruscant[]

Negli ultimi giorni della guerra, i Jedi ricevevano sempre più informazioni riguardanti il presunto "secondo Sith", Darth Sidious. Le tracce li portarono al settore industriale abbandonato di Coruscant noto come the Works. Assieme al maestro Windu e ad un gruppo di cloni d'élite, arrivarono a quello che avrebbe dovuto essere il covo del Signore dei Sith. Anche se non trovarono traccia della presenza di Sidious, scoprirono una rete di tunnel che guidavano dritti alla sede del Senato, confermando i sospetti di Dooku di connessioni fra i Sith ed il Senato. Due squadre s'infiltrarono nell'edificio, il team Aurek guidato da Mace Windu ed il team Bacta guidato da Shaak Ti. Il team Bacta aveva il compito di localizzare Darth Sidious su Coruscant.

Però, prima che potessero investigare ulteriormente, accadde l'impensabile. Fuori dal nulla, le forze Separatiste guidate sia dal conte Dooku che dal generale Grievous attaccarono Coruscant. La Repubblica realizzò rapidamente cosa stava succedendo e tentò di respingere l'attacco. Yoda e Mace Windu guidarono le forze di sicurezza dei cloni in superficie a difesa dell'assediato Distretto del Senato. Dopo aver ordinato a Shaak Ti e Stass Allie di trovare e proteggere il Cancelliere, Windu e Kit Fisto montarono degli intercettori Jedi per combattere le astronavi nemiche sopra i cieli della Città Galattica. Nel frattempo, Padmé Amidala stava coordinando l'evacuazione del complesso di appartamenti del senato con il capitano Typho ed il suo droide C-3PO, unendosi poco dopo anche ai senatori Bail Organa e Mon Mothma. Mentre fuggivano, si incontrarono anche con Shaak Ti e Stass Allie, che li informarono che stavano cercando Palpatine. I Jedi prestarono ai senatori lo speeder di Allie per aiutarli ad andarsene. Assieme a Stass Allie, Ti aiutò ad evacuare il senato prima di incontrarsi con i maestri Jedi Foul Moudama, Roron Corobb, Roth-Del Masona e B'ink Utrila per assicurare la salvezza del Cancelliere. Appena giunti nel suo ufficio, però, Grievous fece irruzione. Riuscendo a malapena a salvare il Cancelliere, i Jedi fuggirono con lui, costringendo Grievous e le sue MagnaGuard ad un inseguimento lungo tutta la città.

Dopo diverse peripezie, duelli e fughe, il Cancelliere e la sua scorta di Jedi arrivarono ad un bunker protettivo. Shaak Ti rimase indietro con Stass Allie per tenere testa agli intrusi e spedì Roron Corobb, Foul Moudama, Roth-Del Masona e B'ink Utrila nel bunker col Cancelliere, nel caso avesse fallito, ma si rivelò inutile. Grievous riuscì ad evitare le due Jedi, e lui e le sue MagnaGuard si aprirono la strada verso il Cancelliere, uccidendo più di quaranta cloni. Mentre Shaak Ti e Stass Allie combattevano dozzine di MagnaGuard, Grievous massacrò tutti e quattro i Jedi che stavano col Cancelliere nel bunker. Shaak Ti arrivò troppo tardi, capendo che Grievous l'aveva giocata, e trovando i quattro Jedi morti nel bunker. Stanca per la battaglia combattuta prima, Ti fu sconfitta rapidamente da Grievous. Lui prese la sua spada come trofeo, lasciandola legata da un campo di forza per informare chi l'avrebbe salvata che il Cancelliere era "andato". Scendendo nel bunker, Windu scoprì il massacro dei Jedi e delle guardie rosse e le due superstiti Ti ed Allie intrappolate e ferite. Sebbene stupito dall'abilità d Grievous, Windu si lanciò subito all'inseguimento, assieme a Kit Fisto, Saesee Tiin, Agen Kolar, L'lacielo Sageon e Pablo-Jill.

Grande Purga Jedi[]

Shaak Ti fu scelta per sorvegliare il Tempio Jedi mentre Mace Windu prendeva un gruppo di maestri Jedi per arrestare il Supremo Cancelliere. Nonostante fosse molto abile in combattimento, Shaak Ti ricevette il compito di organizzare le difese del Tempio. Pochi momenti prima della Grande Purga Jedi, Ti incontrò Anakin Skywalker, mentre meditava vicino agli hangar, credendo fosse diretto ad aiutare Mace Windu, Kit Fisto, Agen Kolar e Saesee Tiin nell'arresto. Shaak Ti vide la malsanità nei suoi occhi, così come la sua fredda determinazione. Pensando che avrebbe dovuto essere all'infermeria piuttosto che andare ad aiutare gli altri, si offrì di curarlo e cercò di non farlo andare via, ma Anakin non la ascoltò, dicendo che lui era il Prescelto e che era suo compito essere presente. Shaak Ti non trovò alcun motivo per fermarlo contro la sua volontà, e lo lasciò andare. Essendo comandante e difensore del Tempio Jedi, Shaak Ti era presente durante la sua caduta, durante la quale Darth Fener stesso scese in campo per sterminare i maestri Jedi. Shaak Ti era immersa in una profonda meditazione quando Dart Fener e le sue forze assediarono il tempio: raccolse velocemente gli altri Jedi ed organizzò una resistenza, ma fu presto ovvio che il Tempio era perduto. Shaak Ti assistette con dolore alla morte dei 2000 Cavalieri e Maestri Jedi che si trovavano nel Tempio in quel momento e inorridì di fronte al massacro dei bambini. Dopo aver assicurato la fuga a 3000 Padawan, anche Shaak Ti, riluttante, abbandonò il Tempio. Mentre i cloni continuavano l'attacco, Dart Fener scoprì Shaak Ti negli alloggi. Anche se lo ingaggiò in duello, Shaak Ti disorientò Fener anziché combatterlo, e fuggì dal Tempio. Sapendo di non essere in grado di sconfiggere Skywalker e la 501a Legione, lasciò Coruscant e si autoesiliò su Felucia, dove avevano trovato la morte le due Jedi Aayla Secura e Barriss Offee. Anche se fu creduta morta da alcuni durante l'attacco, Shaak Ti, Obi-Wan Kenobi, Even Piell e Yoda furono gli ultimi quattro membri sopravvissuti noti del Consiglio Jedi. Invece i 3000 ragazzi da lei salvati furono nascosti in luoghi sicuri e mai più ritrovati dall'Impero.

Duello con Galen Marek e morte[]

"Assassino di Fener... sei pronto ad incontrare il tuo destino?"
―Shaak Ti a Starkiller

Giunta su Felucia, Shaak Ti cercò segni di altri Jedi sopravvissuti, ma alla fine fece perdere le sue tracce nell'ambiente selvaggio del pianeta per fuggire dalle forze imperiali, e alla fine prese contatto con i nativi feluciani, che erano sensitivi alla Forza. Cominciò ad istruire i loro sciamani nei poteri della Forza perché potessero opporsi alle forze Imperiali ed ai servitori di Fener che stavano cacciando i Jedi e cercavano i nativi in grado di usare la Forza. Mentre vagava per la galassia in cerca degli altri Jedi, Shaak Ti aveva trovata una Padawan zabrak ferita e confusa, Maris Brood.

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Shaak Ti era all'inizio riluttante a prenderla come apprendista, dopo aver visto entrambi i suoi precedenti Padawan uccisi poco dopo essere diventati Cavalieri. Poi Shaak Ti sentì che Maris era tormentata dal suo odio per Fener, così acconsentì. Divenuta capo di alcune tribù di feluciani, Shaak Ti sperava che potessero difendere Maris, nel caso Darth Fener l'avesse trovata, e impedì anche a questo popolo di scivolare sotto l'influsso del Lato Oscuro.

Shaak Ti venne poi trovata dall'apprendista di Darth Fener, Starkiller, che aveva ricevuto il compito di ucciderla come prova per il suo maestro. Shaak Ti scoprì la sua presenza appena mise piede sul pianeta, mobilitò le forze dei feluciani e spedì Maris Brood a nascondersi al cimitero dei Rancor. Dopo essersi fatto strada fra feluciani e rancor, Galen Marek incontrò alla fine la maestra Jedi all'Antico Abisso, un posto di sacrifici per i feluciani, in realtà una gigantesco Sarlacc. La battaglia cominciò con il lancio di oggetti da parte di Marek alla maestra Jedi, ma Shaak Ti li rispediva facilmente al mittente. Numerosi feluciani si unirono al combattimento, ma Starkiller li uccise senza troppe difficoltà. Scendendo più in profondità nell'abisso, Shaak Ti usava il suo potere per influenzare il sarlacc sotto di loro e cercare di fargli mangiare il giovane apprendista di Fener, ma Marek distruggeva i suoi tentacoli o li spingeva verso di lei. Entrambi furono molto sorpresi dalle abilità e dai poteri dell'avversario. Marek comunque era a malapena capace di bloccare i rapidi colpi della togruta.

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Il duello proseguì addirittura fra i tentacoli del sarlacc, il quale cercava di afferrare Starkiller, ma lui saltava via usando la Forza. Shaak Ti saltò a sua volta per attaccarlo, ma Marek deviò il suo colpo e la spinse via, per poi usare i fulmini di Forza mentre lei era sopra il sarlacc. Shaak Ti cadde a terra, ferita a morte.

"Povero ragazzo. I Sith si sono sempre traditi a vicenda. Ma sono sicura che lo apprenderai molto presto."
―Le ultime parole di Shaak Ti

Shaak Ti disse a Marek che avrebbe potuto essere molto di più se si fosse convertito al Lato Chiaro, ma lui rifiutò di credere alle sue parole e disse che non l'avrebbe mai messo contro il suo maestro. Un'espressione impietosita calò su Shaak Ti e, morendo, lei lo avvisò che i Sith si tradiscono sempre gli uni gli altri, e che lui solo avrebbe potuto scegliere la sua strada. Quindi si lasciò cadere di proposito nella fossa del sarlacc, concedendogli la vittoria. Proprio mentre cadeva Marek, per ragioni sconosciute anche a lui stesso, allungò il braccio per afferrarla gridando "No!". Con la morte di Shaak Ti, l'intero mondo di Felucia sprofondò nelle tenebre.

Dopo la morte[]

Shaak Ti era stata l'unica cosa a tenere Felucia nella luce. Con la sua morte il pianeta, con tutti i suoi abitanti compresa Maris Brood, scivolò nel Lato Oscuro. La flora e la fauna divennero ostili, aggressive, e forse anche mutate dal Lato Oscuro della Forza. Circa sei mesi dopo la sua morte, Marek interrogò Rahm Kota, domandandogli dove fosse andato Bail Prestor Organa. Kota gli rivelò che Bail era andato su Felucia a parlare con Shaak Ti, non sapendo che era stata uccisa, e Marek tornò sul pianeta per cercare il senatore. Lì scoprì che Maris Brood era stata corrotta assieme al resto del pianeta e che aveva imprigionato Organa, e la rintracciò facilmente. Dopo averla sconfitta, Maris implorò pietà dicendo che quando Shaak Ti fu uccisa, il pianeta e tutti i suoi abitanti erano stati corrotti. Marek la lasciò andare, a dispetto delle proteste di Bail Organa a cui la ragazza ricordava Anakin Skywalker.

Personalità e tratti[]

"Shaak Ti era unica"
Juno Eclipse

Shaak Ti era una notevole eccezione per gli standard della sua specie, preferendo operare da sola quando possibile, a dispetto delle proposte di aiuto da parte degli altri Jedi. Diversamente da molti togruta, lei era solitaria per natura, anche se lottava meglio se si trovava in vasti gruppi. Shaak Ti era molto convinta che l'addestramento fosse più importante dell'esperienza. Il Consiglio Jedi aveva la responsabilità di decidere se lo applicava bene nella pratica. Questa mentalità era derivata dal retaggio della caccia di gruppo della sua specie - quelli che non potevano correre col gruppo erano lasciati a morire. Secondo Shaak Ti, questa era la via della natura, e di conseguenza il volere della Forza. Shaak Ti aveva uno stile di addestramento particolare per un maestro Jedi, che sembrava più concentrarsi sul parlare che sul combattere, simile più a quello di un Guardiano Jedi che a quello di un Console Jedi. A dispetto del suo atteggiamento apparentemente insensibile, Shaak Ti possedeva un sottile senso dell'umorismo. Shaak Ti usava la reputazione della sua specie a suo completo vantaggio quando le conveniva farlo, spesso arrivando silenziosamente alle spalle delle persone prima di parlargli o scoprendo i suoi affilati incisivi in una grottesca imitazione di un sorriso umano, sebbene fosse pienamente in grado di produrre un sorriso normale ed ordinario. Anche la sua colorazione naturale della pelle poteva essere quantomai disorientante quando si muoveva.

Shaak Ti era una dei jedi conosciuti per aver dubitato dei poteri di Anakin Skywalker. Era anche un'eccellente comandante e stratega, era astuta e portava spesso idee brillanti. Si dimostrò anche una leader naturale, guidando diverse missioni. Queste caratteristiche furono evidenti sia durante la battaglia di Brentaal IV che in quella di Kamino. Tendeva, purtroppo, a fallire alcune delle sue missioni: non riuscì ad addestrare bene i suoi padawan, e non riuscì a proteggere Palpatine dalle grinfie di Grievous, e nemmeno riuscì a difendere il Tempio Jedi dalla 501a Legione. Era una persona estremamente riflessiva e contemplativa. Con l'avvento delle Guerre dei Cloni, meditò sul senso di quel conflitto e sulle sue ripercussioni sui jedi. Aveva molte domande è sempre meno tempo per pensare ad una risposta. Cercare nuove vie e risposte era nella sua natura, ma in ciò stava avendo dei problemi. Durante la Grande Purga Jedi, Shaak Ti scelse di nascondersi ai limiti della galassia aspettando il momento di agire. Non abbandonò lo stile di vita jedi, ma non cercò attivamente di attirare l'attenzione dell'Impero. Ritirandosi nelle ombre Shaak Ti si assicurò di non essere trovata dai cacciatori di jedi dell'Impero, permettendole di prepararsi per quando sarebbe ritornata ad agire nella galassia. Spese i propri giorni migliorando la sua abilità nella Forza, meditando e facendo pratica delle sue capacità con la spada laser. Credeva che il suo destino non si fosse ancora compiuto e che solo la guida della Forza, e non il suo desiderio di vendetta verso l'Impero, fosse il vero sentiero verso il successo.

Poteri ed abilità[]

Shaak Ti era considerata una maestra jedi di grande potere, sia nella Forza che nel combattimento. Durante il suo addestramento a Console, riuscì a concentrarsi di più nella sua maestria con la Forza attraverso la conoscenza più che nel combattimento fisico, tanto che per lei divenne naturale. Gli spazi cavi all'interno delle sue corna le permettevano di sondare tramite ultrasuoni lo spazio circostante, specialmente in grandi gruppi di gente. Usò questa abilità durante la battaglia di Brentaal IV, dove evitò i colpi di blaster anziché pararli. Come molti Consoli, Shaak Ti riusciva a deviare i fulmini di Forza, ed era anche un'esperta guaritrice. Shaak Ti era così potente e forte nella Forza che tenne Felucia, un mondo che stava scivolando verso il Lato Oscuro, così profondamente legato a lei che Shaak Ti stessa ne divenne il punto di equilibrio, tanto di essere in grado di controllarne le creature selvatiche, compresi rancor e sarlacc.

Ciononostante non era debole negli aspetti fisici della Forza. Era una maestra del combattimento con spada laser, che maneggiava con una finezza tale da renderla una delle più note guerriere dell'Ordine. Sembra anche che Shaak Ti abbia avuto qualche insegnamento dello stile Jar'Kai, dato che impugnava sia un bastone elettrico che la sua spada laser durante la battaglia di Coruscant. Shaak Ti fu annoverata fra i sei "grandi spadaccini" dell'Ordine Jedi. Era maestra delle forme Makashi e Ataru, che le conferivano grazia, serenità, fluidità ed eleganza nel combattimento. Il retaggio togruta di Shaak Ti era evidente nell'accuratezza e nell'abilità che dimostrava muovendosi e lottando anche in mezzo ad una ressa.

Curiosità[]

Fate of Shaak Ti

La spiegazione canonica della sua morte è illustrata nel libro Star Wars: Galactic Atlas

Il nome di Shaak Ti potrebbe derivare da quello di Shakti, la divinità indù della forza. La parola sanscrita Shakti significa "forza" o "energia". Shaak Ti è interpretata da Orli Shoshan in Attacco dei Cloni e la sua voce è data da Grey DeLisle nel cartone Star Wars: Clone Wars. Shaak Ti aveva due scene diverse per la sua morte, in La vendetta dei Sith, ma sono state rimosse per motivi di eccessiva violenza e per motivi di incongruenza con la trama principale del film. In un caso veniva uccisa dal generale Grievous di fronte ad Obi-Wan ed Anakin, mentre nell'altra era decapitata dallo stesso Anakin mentre meditava, durante l'assedio al Tempio Jedi. Nel videogioco "Lego Star Wars" è riportata quest'ultima scena ma poi, ne "Il potere della Forza", la si trova ancora in vita. La versione ufficiale della sua morte viene infine confermata nel libro Star Wars: Galactic Atlas, nel quale viene spiegato che Ti viene trafitta dalla spada laser di Darth Vader mentre meditava durante l'Ordine 66.

Apparizioni[]



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